Inge Morath al Centro Saint-Bénin: una retrospettiva imperdibile in Italia
Inge Morath al Centro Saint-Bénin di Aosta è una retrospettiva unica in Italia con oltre 150 immagini. Dal 18 ottobre 2024 al 16 marzo 2025
Un evento imperdibile per scoprire l’arte di Inge Morath
Il 18 ottobre 2024, alle ore 18, il Centro Saint-Bénin di Aosta inaugura la mostra Inge Morath. La fotografia è una questione personale, un’importante retrospettiva dedicata alla prima fotografa nominata membro della celebre agenzia Magnum Photos. L’esposizione, curata da Brigitte Blüml Kaindl, Kurt Kaindl e Daria Jorioz, è un progetto prodotto da Suazes in collaborazione con Fotohof e Magnum Photos.
Fino al 16 marzo 2025, il pubblico avrà l’opportunità di ammirare oltre 150 immagini e documenti originali che tracciano il percorso professionale e umano di Inge Morath, dal suo debutto accanto a maestri come Ernst Haas e Henri Cartier-Bresson fino alle collaborazioni con prestigiose riviste come Picture Post, Life e Vogue.
Retrospettiva Inge Morath: una mostra che rivela nuovi aspetti del lavoro dell’artista
Il titolo della mostra, La fotografia è una questione personale, richiama una riflessione della stessa autrice, sottolineando la stretta connessione tra la sua vita personale e il suo lavoro. Attraverso un percorso suddiviso in 14 sezioni tematiche, il visitatore potrà esplorare le principali tappe della carriera di Morath, tra cui i suoi celebri reportage in luoghi come Spagna, Iran, Cina e Stati Uniti.
Un aspetto inedito di questa retrospettiva è la presenza di due sezioni mai esposte prima in Italia, con immagini a colori tratte dai reportage in Tunisia del 1959 e presso la Striscia di Gaza nel 1960. Questi scatti, insieme alla sua rinomata produzione in bianco e nero, arricchiscono la mostra, creando un dialogo visivo tra le diverse fasi artistiche di Morath.
La sezione Mask: la collaborazione con Saul Steinberg
Una delle sezioni più affascinanti è dedicata alla serie Mask, frutto della collaborazione tra Inge Morath e l’illustratore Saul Steinberg. Queste immagini giocose e surreali rappresentano un lato differente del lavoro della fotografa, dimostrando la sua capacità di esplorare anche l’ironia e l’assurdo attraverso l’obiettivo.
L’importanza del colore nel lavoro di Inge Morath
Sebbene sia conosciuta principalmente per i suoi scatti in bianco e nero, la mostra dimostra come il colore abbia giocato un ruolo significativo nella produzione di Morath. Come evidenziato da John P. Jacob, direttore della Fondazione Inge Morath, l’attenzione per il colore emerge dalla quantità di immagini che la stessa fotografa selezionò per i suoi reportage. Questo aspetto è stato spesso trascurato nelle retrospettive precedenti, ma qui viene messo in luce attraverso una selezione accurata di scatti che mostrano la sua sensibilità cromatica e l’evoluzione del suo approccio artistico.
La riscoperta del colore nelle fotografie di Inge Morath
Nonostante la fama della sua produzione in bianco e nero, Morath non ha mai smesso di esplorare le possibilità offerte dal colore. Le immagini scattate durante i suoi viaggi in Medio Oriente, Nord Africa e Stati Uniti sono testimonianza di una fotografa sempre alla ricerca di nuove forme espressive, capace di adattare il suo linguaggio visivo al contesto e ai soggetti ritratti.
Un viaggio attraverso la vita e la carriera di una pioniera
La mostra al Centro Saint-Bénin offre al pubblico un’opportunità unica per conoscere non solo l’evoluzione professionale di Inge Morath, ma anche il lato più intimo e personale della sua vita. Ogni immagine, ogni documento esposto racconta un frammento della storia di una donna che ha fatto della fotografia uno strumento per comprendere il mondo e se stessa.
Grazie alla collaborazione tra istituzioni internazionali e alla curatela attenta e rispettosa del lavoro di Morath, questa retrospettiva si propone come uno degli eventi culturali più significativi del 2024-2025. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della fotografia e della storia dell’arte.
Inge Morath in Italia. La mostra sulla produzione fotografica dell’artista sarà visitabile dal 18 ottobre 2024 al 16 marzo 2025.