Uno straordinario incontro tra l’opera scultorea di Ilario Fioravanti e il gruppo scultoreo del Compianto di Cristo morto di Nicolò dell’Arca
ILARIO FIORAVANTI. Epifanie del dolore e della gioia – Mostra Bologna
BOLOGNA Complesso Monumentale di Santa Maria della Vita Via Clavature, 8/10
Dal 30/03 al 25/09/202
Il Complesso Monumentale di Santa Maria della Vita è parte del Polo Genius Bononiae. Musei nella città, percorso culturale, artistico e museale nato per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, e articolato in palazzi storici restaurati e riaperti al pubblico, situati nel cuore di Bologna.
Il Complesso custodisce il più importante gruppo scultoreo in terracotta del Rinascimento italiano, il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca.
Fino al 25 settembre 2023 oltre alla straordinaria opera di Nicolò dell’Arca è possibile visitare a santa Maria della Vita la mostra ILARIO FIORAVANTI. Epifanie del dolore e della gioia.
Questa esposizione, nata dalla collaborazione tra Genus Bononiae e Il Vicolo di Cesena, celebra lo scultore e architetto cesenate Ilario Fioravanti (Cesena 1922 – Savignano sul Rubicone 2012), nell’ambito di un ampio progetto, 1922~2022 “Fioravanti 100!”, ideato e organizzato da Il Vicolo – Sezione Arte di Cesena in occasione del centenario della nascita dell’artista.
Laureatosi alla facoltà di architettura a Firenze nel 1949 dopo un periodo di attività come pittore, si dedica per quindici anni all’architettura, con impegno e passione vincendo concorsi e realizzando edifici pubblici, privati e di culto.
Sempre privilegiando la primitiva passione per il disegno a mano libera, di dedica anche alla scultura realizzando una serie di ritratti che rimangono conosciuti all’interno di una sfera privata.
I suoi riferimenti vanno da Medardo Rosso ad Arturo Martini, a Marino Marini, Giacomo Manzù e Luigi Broggini.
Negli anni Settanta medita la lezione di Alberto Giacometti, estroflettendo, però, le sue figure e dotandole di valori tattili, materici e coloristici tipicamente mediterranei.
Negli anni Ottanta “inventa” la tecnica dei vasi sovrapposti: vasi in terracotta torniti su sua indicazione che assumono aspetto scultoreo mediante successive modellazioni con la creta e colorazioni con la tecnica dell’ingobbio.
E’ una cifra caratterizzante e che, in qualche modo, miscela i suoi interessi per l’architettura, la scultura e la pittura.
Nel 1990, grazie all’interessamento di Giovanni Testori, tiene a Milano (dove espone tra l’altro il Grande Compianto del 1985) la sua prima importante mostra di scultura che contribuisce notevolmente ad attirargli le attenzioni del mondo dell’arte.
L’apprezzamento come scultore lo porta a realizzare nel 2000 il nuovo portale in bronzo della cattedrale di San Giovanni Battista e altri due bronzi per l’ingresso principale del cimitero locale e nel 2011 alla partecipazione alla 54^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Nel luogo che conserva il famoso Compianto di Cristo Morto di Nicolò dell’Arca, la mostra di Fioravanti non poteva che porre al centro dell’esposizione il suo Compianto, a sottolineare l’intenso legame tra la sua arte e la straordinaria composizione di Niccolò Dell’Arca conservata nel Santuario.
Non a caso quindi il catalogo che accompagna la mostra contiene, oltre all’insieme delle opere esposte, anche un ricco repertorio di immagini dedicate al Compianto di Niccolò dell’Arca.
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