Una mostra che narra le vicende del mito di Enea e del suo rapporto con Roma.
Il viaggio di ENEA da Troia a Roma
ROMA – Tempio di Romolo nel Foro Romano (Parco archeologico del Colosseo) Via della Salaria vecchia 5/6
Dal 15/12/2022 al 10/04/2023
E’stata inaugurata il 14 dicembre 2022 la mostra “Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma”, ideata e organizzata dal Parco archeologico del Colosseo in collaborazione con l’Associazione Rotta di Enea.
L’esposizione intende promuovere e diffondere la conoscenza del mito di Enea e quella dell’Itinerario Culturale “Rotta di Enea” certificato dal Consiglio d’Europa nel 2021.
La Rotta di Enea è uno dei 48 Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa che invitano al viaggio e alla scoperta del ricco patrimonio culturale europeo e rappresentano un modello di cooperazione attraverso un’esperienza partecipativa della cultura.
L’itinerario archeologico dedicato all’eroe troiano è concepito come una “rotta lineare” che segue un ordine preciso il viaggio narrato da Virgilio e tocca siti Unesco (Troia, Delo, Butrinto, Cartagine, Roma), parchi nazionali (Monte Ida in Turchia, Parco Nazionale di Butrinto in Albania), per poi arrivare nel Lazio e infine a Roma.
L’esposizione è curata da Alfonsina Russo, Direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Roberta Alteri, Nicoletta Cassieri, Daniele Fortuna, Sandra Gatti.
Un mito che trova le sue origini nell’Iliade omerica che nel tempo ha assunto significati e valori diversi.
Omero descrive un Enea coraggioso in battaglia, nonostante il re Priamo avesse poca stima dell’eroe, peraltro eclissato da eroi più luminosi quali il greco Achille o il troiano Ettore.
Fuggito dalla sua città in fiamme, l’eroe troiano Enea intraprende un lungo viaggio che lo porterà a toccare diverse sponde del Mediterraneo; sbarcherà in Sicilia, poi sarà sbattuto da una tempesta in Africa, e qui intreccerà una storia d’amore con la regina fenicia Didone.
Spinto dagli dèi a riprendere nuovamente il mare, giungerà infine sulle coste del Lazio, dove lo attende una sposa di stirpe regale, la dolcissima Lavinia, ma anche una guerra per accedere alla sua mano.
Infine, dall’unione dell’eroe troiano e della principessa italica discenderà una stirpe destinata a raggiungere il proprio culmine, di lì a molti anni, nei due gemelli Romolo e Remo, fondatori della città che il fato chiama a governare su tutto il mondo conosciuto.
Nella mostra, che ha ricevuto la collaborazione istituzionale del Museo e scavi archeologici di Troia, la storia di Enea è presentata attraverso 24 opere di grande interesse.
Sono opere databili fra il VII secolo a.C. e la piena età imperiale, prestate da 12 diverse istituzioni nazionali.
Le opere sono proposte secondo percorsi tematici chiave:
- L’iconografia di Enea e Anchise
- La dea Afrodite e il giudizio di Paride
- L’amore fra Paride ed Elena
- La morte di Ettore principe troiano e la caduta di Troia
- Il Palladio
- La dea Minerva e i giovani devoti di Lavinium.
Molti dei reperti provengono dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, con il quale il Parco archeologico del Colosseo ha una proficua collaborazione, e fra questi va segnalato il monumentale cratere apulo a figure rosse, un vero capolavoro della ceramografia antica, datato al 370-360 a.C., raffigurante uno degli episodi più famosi dell’epilogo della guerra di Troia, la morte del principe troiano Ettore e lo scempio del suo corpo attuato da Achille, che lo lega ad un carro e lo trascina nella polvere.
