Un’ incredibile e straordinaria opportunità di vedere per la prima volta da vicino i dodici cassettoni superstiti realizzati a Trento da Dosso Dossi con l’aiuto del fratello Battista per il soffitto della biblioteca del vescovo Bernardo Cles
I volti della Sapienza. Dosso e Battista Dossi nella Biblioteca di Bernardo Cles – Mostra Trento
TRENTO – Castello del Buonconsiglio Via Bernardo Clesio, 5
Dal 01/07 al 22/10/2023
Al Castello del Buonconsiglio di Trento dal 1° luglio 2023 è possibile visitare la mostra I volti della Sapienza. Dosso e Battista Dossi nella Biblioteca di Bernardo Cles, a cura di Vincenzo Farinella e Laura Dal Prà.
Dosso Dossi (1489 – 1542) è stato un pittore attivo nella Ferrara degli Estensi nel primo Cinquecento, al tempo di Ariosto delle cui opere e delle cui evocazioni fantastiche il pittore è stato interprete suggestivo.
Battista Dossi (1490-1548) anche lui pittore, fratello minore di Dosso è stato uno dei collaboratori nella bottega di Raffaello a Roma, dopo la cui scomparsa torna a Ferrara, nella bottega del fratello.
Negli anni Trenta del Cinquecento i due fratelli furono chiamati dal Vescovo-Principe Bernardo Cles a decorare la sua biblioteca nel Castello del Buonconsiglio.
Gli affreschi purtroppo sono andati in gran parte perduti mentre sono ancora conservati i cassettoni del soffitto decorati con una serie di diciotto dipinti su tavola di abete rosso raffiguranti saggi, filosofi e oratori dell’antichità.
Ora è possibile ammirare da vicino queste tavole, smontate per un restauro e conoscere le numerose vicissitudini che le hanno interessate.
La mostra vedrà esposte un centinaio di opere tra sculture, stampe, volumi e dipinti come il celebre quadro raffigurante Eraclito e Democrito di Donato Bramante proveniente dalla Pinacoteca di Brera, i busti in marmo di Omero e Cicerone concessi in prestito dai Musei Capitolini di Roma e dagli Uffizi, le due magnifiche tele del Dosso provenienti dal museo canadese Agnes Etherington Art Centre e dal museo americano Chrysler e ancora opere del Moretto, Salvator Rosa, Andrea Pozzo, Mattia Preti, Luca Giordano, Vincenzo Grandi, Albrecht Duerer e Josè de Ribera.
Le tavole saranno quindi messe a confronto da una parte con dipinti aventi lo stesso soggetto ma realizzati da altri pittori, dall’altra con opere di Dosso Dossi e di Battista eseguite poco prima o poco dopo gli anni di attività a Trento.
Questo per mettere a fuoco il problema della collaborazione dei due fratelli.