Mostra dei finalisti della selezione biennale anno 2022 di giovani fotografi promossa da MAST FOUNDATION FOR PHOTOGRAPHY GRANT ON INDUSTRY AND WORK.
I FINALISTI DELLA SETTIMA EDIZIONE del GRANT/MAST – Mostra Bologna
BOLOGNA – MAST photo gallery Via Speranza, 42
Dal 25/01 al 01/05/2023
La Fondazione MAST è un’istituzione culturale internazionale e filantropica, basata sulla Tecnologia, l’Arte e l’Innovazione, nata a Bologna nel 2013.
MAST FOUNDATION FOR PHOTOGRAPHY GRANT ON INDUSTRY AND WORK è una selezione biennale di giovani fotografi che ha lo scopo di documentare e sostenere l’attività di ricerca sull’immagine dell’industria, la trasformazione che essa induce nella società e nel territorio, il ruolo del lavoro per lo sviluppo economico e produttivo.
Sono in mostra :
- Hicham Gardaf è nato nel 1989 a Tangeri, in Marocco, e vive a Londra.
I lavori fotografici e le installazioni di Hicham Gardaf indagano le trasformazioni del paesaggio contemporaneo in relazione al tempo, allo spazio e alla politica del luogo.
Il suo lavoro affronta spesso questioni legate agli spazi sociali in cui viviamo, come edifici, strade, città; solleva interrogativi sulle pratiche che applichiamo a questi luoghi trasformandoli, abitandoli, appropriandocene e controllandoli.
- Farah Al Qasimin nata nel 1991 ad Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti.
Vive e lavora a Dubai, Emirati Arabi Uniti e Brooklyn, Stati Uniti.
Farah Al Qasimi ha studiato fotografia e musica alla Yale University e ha conseguito il Master of Fine Arts alla Yale School of Art nel 2017. Lavorando principalmente con la fotografia, il video e la performance, l’artista esamina le strutture postcoloniali di potere, genere e gusto negli Stati Arabi del Golfo e negli Stati Uniti.
- Lebohang Kganye è nata nel 1990 a Johannesburg, Sudafrica, dove vive e lavora. Ha ottenuto un diploma in Belle Arti presso l’Università di Johannesburg nel 2014 e attualmente sta facendo il Master in Belle Arti presso l’Università Witwatersrand. Situato nella specificità del contesto sudafricano, il lavoro multivalente di Kganye risuona con la storia traumatica del colonialismo e dell’apartheid della sua nazione, prendendo spesso come punto di partenza la letteratura, il teatro e le storie orali.
- Maria Mavropoulou è nata nel 1989, vive e lavora ad Atene, in Grecia.
È un’artista visiva che utilizza principalmente la fotografia, mentre il suo lavoro si espande a nuove forme dell’immagine fotografica, come la VR, le scansioni LiDar e gli screenshot.
Il suo lavoro e la sua ricerca si concentrano sulle nuove realtà create dai dispositivi attraverso i quali accediamo a internet e sulle contraddizioni tra gli spazi fisici e digitali che abitiamo.
- Salvatore Vitale, nato nel 1986 a Palermo, è un artista visivo, curatore, editore e docente basato a Zurigo, Svizzera.
La sua ricerca si concentra sullo sviluppo e la complessità delle società moderne, esplorandone le strutture di potere, la mediazione tecnologica e l’influenza di questi elementi nella società, mentre si avvale di un’ampia analisi documentaria, inclusi elementi di finzione, speculazione narrativa e l’uso di molteplici forme visive.
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