Una mostra dedicata ai ricoveri della miseria sociale, ispirandosi alla medievale tradizione dell’ HÔTEL-DIEU
La A plus A gallery di Venezia presenta la mostra HÔTEL-DIEU, dedicata ai ricoveri della miseria sociale dal medioevo
Fondata a Venezia nel 1998 la galleria A plus A si è subito caratterizzata per l’orizzonte internazionale delle sue attività espositive con progetti con forte idea curatoriale.
Dal 24 novembre 2023 la galleria presenta la mostra HÔTEL-DIEU.
Il nome Hôtel-Dieu significava nel Medioevo il più grande alloggio della città.
Era gratuito per i poveri, mentre ai ricchi veniva chiesto di pagare per il loro soggiorno.
Queste antiche istituzioni europee erano destinate a ospitare i senzatetto e i bisognosi, nonché i viaggiatori di ogni genere.
Gli ordini religiosi li gestivano secondo una tradizione di gentilezza e misericordia.
Si trattava di un luogo di ospitalità e di preghiera, unito a un programma non tanto nascosto di evangelizzazione.
Serviva anche come ospedale, ma non esisteva ancora l’idea di un luogo unico riservato alle sole cure mediche.
Si può definire una grande locanda medievale, che forniva anche alloggi.
Solo a partire dal XVI secolo, gli ospiti, sempre di più, erano ricoveri di malati cronici.
Si potrebbe dare un’occhiata agli scritti di Michel Foucault per avere un quadro forse più sinistro, ma anche più chiaro, di come le istituzioni mediche sono state create nel corso del tempo.
L’Hôtel-Dieu, luogo di preghiera e di restauro alle origini, si è disintegrato in epoca moderna trasformandosi sempre più sdoppiandosi o in un ospedale illuminato e scientificamente organizzato o in un rifugio per i senzatetto della prima industrializzazione. In seguito, si è addirittura trasformato in un ricovero per le masse disoccupate e impoverite del primo Novecento.
Il cinema di Chaplin, i cartoni animati di Disney, ma anche scrittori e filosofi hanno presentato la visione di ricovero per poveri di questi luoghi della miseria sociale.
Quei luoghi sono diventati quasi un mito, il mito del mendicante, della miseria che è uno spettro ma che può essere affrontata anche con un sorriso.
Ma lo spettro torna oggi con la paura che perseguita il mondo: è la paura del fallimento economico privato o nazionale, la paura dell’immigrazione di massa, la paura che il clima e l’atmosfera globale cambino in peggio, la paura di una strana malattia fisica e spirituale che ci infetterà tutti in futuro..
E ancora oggi l’arte ha bisogno di giocare con la mitologia per esistere, e un mito globale ambiguo con cui giocare è sicuramente l’Hôtel-Dieu.
È in queste settimane, prima e dopo il Natale 2023, che la galleria A plus A ha voluto dedicare una mostra.
Certamente una simile presentazione stimola la curiosità.
Quale forma d’arte saprà rappresentare lo spirito dell’ Hôtel-Dieu?
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