Una retrospettiva congiunta, in Germania e in Francia, dell’artista tedesco Hito Steyerl che nasce dalla collaborazione tra il Centro Pompidou di Parigi e il K21 di Düsseldorf
Hito Steyerl. I will survive – Espaces physiques et virtuels
Inaugurato nel 1977 il Centro Pompidou, voluto dall’omonimo presidente francese e realizzato su rivoluzionario progetto dello studio italiano di Architettura Piano e Rogers, è diventato presto il più importante centro per l’arte contemporanea della Francia e uno dei più prestigiosi a livello internazionale
Dal 19 maggio, nata da una collaborazione tra Centre Pompidou e il K21 Düsseldorf, è aperta al livello 2 del Centro parigino, una mostra congiunta, la prima di questa importanza dedicata a Hito Steyerl, in Francia e Germania.
Hito Steyerl (nato nel 1966 a Monaco di Baviera, Germania) è un regista, artista visivo, scrittore e innovatore del documentario di qualità.
La sua prolifica produzione cinematografica e la sua scrittura occupano una posizione di rilievo in diversi campi: dell’arte, della filosofia e della politica.
Il suo lavoro rappresenta infatti una profonda esplorazione degli immaginari sociali, culturali e finanziari del tardo capitalismo.
I suoi film e le sue conferenze hanno affrontato sempre più il contesto di presentazione dell’arte, mentre i suoi scritti hanno circolato ampiamente attraverso la pubblicazione su riviste accademiche e d’arte, spesso online.
La selezione retrospettiva di Parigi propone le principali opere dell’artista che ruotano intorno a una nuova produzione ed è accompagnata da due pubblicazioni.
Attraverso il suo sguardo, il progetto di Hito Steyerl affronta un dibattito oggi fondamentale di fronte ai cambiamenti dei contenitori dell’arte contemporanea.
L’architettura del Centre Pompidou è il punto di partenza: un dispositivo trasparente e funzionale inaugurato più di quarant’anni fa per sostenere le missioni del patrimonio del Museo con il progetto democratico di un centro di risorse culturali aperto a tutti.
Con il suo linguaggio singolare che unisce satira e saggio critico, il lavoro dell’artista tedesco Hito Steyerl ha acquisito negli ultimi anni notevoli riconoscimenti internazionali.
Nato da uno sguardo molto personale al film documentario, questo lavoro si è sviluppato dall’inizio degli anni 2010 sotto forma di video immersivi e installazioni multimediali, legati a uno spirito di ricerca e sperimentazione.
Se Hito Steyerl impiega le tecnologie più recenti, è per meglio interrogarsi sul loro potere di controllo sul pubblico e sulla sua capacità di rimodellare sottoterra ciò che prende il posto del “reale”.