A Palazzo Roverella l’occasione di ammirare per la prima volta un gruppo di opere, date per disperse e trovate solo nel 2018
A Palazzo Roverella di Rovigo si terrà da febbraio a giugno la mostra Henri de TOULOUSE-LAUTREC, con opere inedite
Continua la tradizione delle grandi mostre che annualmente la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo propone a Palazzo Roverella a Rovigo.
Dal 24 febbraio si apre infatti al pubblico la mostra dell’anno 2024 dedicata a Henri de TOULOUSE-LAUTREC, artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di fine secolo XIX.
Curata da Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard, con la collaborazione di Nicholas Zmelty (Manifesti e Incisioni) la mostra intende superare l’approccio che tanto spesso riduce Toulouse-Lautrec a un universo privo di sfaccettature e talvolta persino relegandolo alla sola attività di creatore di manifesti.
Questa mostra si sofferma sulla sua attività di pittore, con dipinti e pastelli provenienti da importanti musei americani ed europei oltre che francesi, in rapporto all’ambiente parigino in cui operava mettendo l’artista a confronto con realisti, impressionisti, simbolisti con cui condivideva esperienze e momenti di vita quotidiana.
L’esposizione non trascura ovviamente l’attività di Toulouse-Lautrec nel campo del manifesto.
Oltre alle celebri Affiches, vengono esposti dipinti e disegni preparatori dell’artista, affiancandoli in un rapporto dialettico ai lavori dei numerosi artisti attivi contemporaneamente negli stessi ambienti, che spesso affrontano le medesime tematiche.
Questa attenta ricostruzione dell’intera attività di Toulouse-Lautrec, attraverso le sue opere (60 opere dell’artista su più di 200 opere complessive esposte) intende evocare in maniera più vasta e organica la vivacità della scena artistica parigina, superando il riduttivo concetto di Belle Époque.
La mostra di Rovigo presenta inoltre una novità per quanti conoscono il lavoro di Toulouse-Lautrec in quanto vengono presentate opere che pochi hanno visto.
Si tratta infatti di un gruppo di opere date per disperse da oltre un secolo che sono state ritrovate nel 2018 ed alcune di queste recano, al verso, l’etichetta di una delle loro esposizioni corredata dal catalogo pubblicato dalle edizioni del celebre locale Chat Noir.
La mostra di Rovigo è la prima occasione per poterle nuovamente ammirare.
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