I poemi pittorici di Brus sono generalmente definiti come una sintesi di linguaggio e immagine.
Günter Brus. Bild-Dichtungen
Il desiderio a lungo accarezzato della Neue Galerie Graz di creare un museo Brus all’interno della casa dell’artista stiriano di fama mondiale Günter Brus, il cosiddetto BRUSEUM, è stato reso possibile nel 2008.
Nato nel 1938 Bus è considerato tra i pionieri della body art.
Esordì nel 1964 con happening e performances, in cui ha superato i confini tradizionali della pittura trasformandola in azione sul corpo.
Tra i fondatori del Wiener Aktionismus, ha intrapreso azioni rituali sempre più violente che approdano a gesti provocatori e autolesionistici e intendono rappresentare in modo catartico gli istinti inconsci dell’uomo, in polemica con il controllo repressivo della società viennese.
Dagli anni Settanta si è dedicato al disegno, affrontando i temi della morte e della sessualità.
Da allora ha creato una sua opera grafica e letteraria composta di oltre 10.000 fogli, opera poi pubblicata.
Ci sono rime, neologismi, giochi di parole e sciocchezze che negano ogni rigore e rielaborazione dei contenuti e sono contrapposte a disegni distruttivi e inquietanti.
In questi disegni Brus si confronta con l’opera di un artista-poeta il cui lavoro irregolare diventa la sua ispirazione e guida: William Blake.
I “manoscritti miniati” di Blake divennero per Brus il modello e la legittimazione dei suoi manoscritti, come ancora chiamava i suoi poemi pittorici negli anni ’70.
I poemi pittorici di Brus sono generalmente definiti come una sintesi di linguaggio e immagine, in cui le due forme espressive non sono dipendenti l’una dall’altra, ma piuttosto conducono a una giustapposizione dialettica.
Il testo non fornisce spiegazioni sull’immagine, ma è ricco di immagini linguistiche e metafore; il disegno non rappresenta un’illustrazione di ciò che è scritto, sebbene la narrazione sia in essa altrettanto poetica.
La mostra al BRUSEUM è dedicata per la prima volta esclusivamente ai poemi pittorici di Günter Brus.
