Guercino, un nuovo sguardo… presenta a Cento sua città natale 20 capolavori di Guercino, maestro del Barocco, e della sua scuola

La Chiesa di San Lorenzo di Cento ospita la mostra Guercino un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti

La Chiesa di San Lorenzo di Cento, oggi sconsacrata e di proprietà della Fondazione “Patrimonio degli Studi” è la sede della Pinacoteca Civica San Lorenzo.

In attesa del ripristino della storica Pinacoteca Civica danneggiata dal terremoto del 2012, la Chiesa di San Lorenzo ospita attualmente un cospicuo numero di capolavori di Guercino e allievi della sua scuola.

Come auspicio per la conclusione dei restauri e per mantenere viva l’attenzione su un maestro del Barocco italiano come Guercino la Chiesa di San Lorenzo ospita dal 13 settembre 2024 al 31 dicembre 2025 una grande mostra su Guercino e la sua scuola con cinque grandi opere provenienti da Palazzo del Merenda messe a disposizione dal Comune di Forlì.

La mostra dal titolo Guercino, un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti presenta venti opere, perlopiù pale d’altare, rimaste a lungo fuori dalla vista del pubblico poiché conservate in luoghi non visitabili, come chiese e palazzi chiusi per restauro non accessibili in seguito al sisma del 2012 o per lavori di ristrutturazione in corso.

Oltre alle opere presenti nella Chiesa di San Lorenzo, importanti prestiti rendono speciale questa mostra.

 Da Forlì sono arrivate:

• due grandi pale che lo stesso Guercino inviò alla città, in grado di dimostrare la straordinaria tenuta qualitativa che connota la fase estrema dell’artista: l’”Annunciazione” (1648) e “San Giovanni Battista” (1653-1655).
• Ad esse si affiancano la bellissima “Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina” del nipote di Guercino Benedetto Gennari e, destinate sempre a chiese forlivesi, la pala con i “Santi Anna e Gioacchino inginocchiati di fronte all’Eterno” di Cristoforo Serra, e lo “Sposalizio mistico di santa Caterina d’Alessandria”, opera sorprendente dell’ancora poco noto Giuseppe Maria Galeppini.

Dalla chiesa di San Lorenzo di Casumaro la pala “San Lorenzo e San Pancrazio” (1610) di Carlo Bononie alcune rare lunette di Giovanni Battista Gennari.

La chiesa del Rosario presta cinque magnifiche tele del Guercino databili al biennio 1644/45 Crocefissione tre dipinti della volta raffiguranti “Il Padre Eterno Benedicente”, “San Francesco”, “San Giovanni Battista”, provenienti dalla cappella di famiglia del Guercino e L’Assunta con il suo illusionistico scorcio “dal sotto in su”, datata 1620.

La chiesa di San Pietro di Cento presta: la “Madonna con il Bambino, con San Bernardino da Siena e l’angelo custode” (1630-40) di Matteo Loves; la tela “Sant’Omobono” (1661) di Matteo Mingarini; la “Madonna Assunta con i santi Bonaventura, Francesco e la donatrice” e la “Madonna di San Luca con i santi Antonio Abate, Paolo, Sebastiano e Gregorio Magno databili 1620 di Benedetto Zalone.

Dalla chiesa di San Biagio di Cento proviene la “Madonna in gloria con i santi Caterina da Siena, Francesco di Paola, Gaetano Thiene” di Benedetto Gennari (1659-60).

Infine da una collezione privata di Modena, si inseriscono nel percorso della mostra due tele di grandi dimensioni di Giovan Battista Gennari: “Natività della Vergine” (1606) e “Visitazione” (1606).