Una mostra a Parigi e un’edizione speciale prodotta da Marian Goodman rendono omaggio al lavoro dell’artista italiano Giuseppe Penone
Galerie Marian Goodman ospita nella sede di Parigi la mostra GIUSEPPE PENONE. Envelopper la Terre, fino al 21 dicembre
Fondata nel 1977 la galleria Marian Goodman si è caratterizzata dall’inizio nel presentare il lavoro di artisti europei fondamentali al pubblico americano.
In sintonia con questa missione era naturale che alle due sedi americane di New York e Los Angeles si aggiungesse una sede europea aprendo una sede di Parigi nel distretto di Marais nel 1998 e uno spazio adiacente per libri e edizioni nel 2017.
Dal 16 ottobre 2024 la sede parigina di Marian Goodman presenta Envelopper la Terre mostra personale dello scultore italiano Giuseppe Penone, uno dei più rappresentativi esponenti del più importante Movimento artistico italiano del secondo Novecento: Arte Povera.
Questa mostra segna una nuova edizione limitata di Envelopper la Terre /Avvolgere La Terra prodotta in collaborazione con la Marian Goodman Gallery.
Seguendo infatti le orme di Multiples, Inc., una casa editrice artistica pionieristica fondata da Marian Goodman negli anni ’60, viene proposta in parallelo con la mostra una edizione speciale 2024 di Envelopper la Terre.
La mostra è composta da 17 sculture in terracotta con ocra e pigmenti gialli e il titolo si riferisce a un gesto primordiale, sottolineando l’intricata relazione tra natura e umanità.
In questa produzione Penone applica il suo approccio tattile ai materiali, rivisitando il processo di “fossilizzazione di un gesto“.
Tenendo frammenti di terracotta tra le sue mani, un gruppo di sculture uniche emergono dalla materia prima, impressa con la superficie della sua pelle, i contorni del palmo e delle dita.
Come afferma Francesco Guzzetti, “è dal negativo della sua mano e l’abbraccio del pugno chiuso che il materiale prende forma “.
Le forme morbide e arrotondate si cristallizzano attraverso la compressione dei materiali, arricchita da una vibrante tavolozza di pigmenti OCRE e giallo.
In questo modo, Penone mette in evidenza la natura tangibile della terra, cullandola nelle sue mani per evocare un senso del tatto e sottolineare la sua relazione con il mondo naturale.
Poiché ogni manciata di terra è diversa, ciascuna delle 17 opere è unica.
Una selezione di opere su carta con lo stesso titolo, risalente al 2010 e al 2015, oltre a Pressione un disegno su muro del 1977 raramente visto che è stato appositamente riprodotto per questa occasione saranno i contenuti della pregiata pubblicazione.