Artista sensibile ai temi dell’ambiente Giulio Belluz sente il bisogno di testimoniare la necessità di conoscere e proteggere la Natura, nel rispetto dell’uomo e del più umile degli insetti
GIULIO BELLUZ. Tra realismo e dimensione fantastica ( la tensione creativo-concettuale di Giulio Belluz) – Mostra Oderzo
ODERZO – Cà Lozzio Località Piavon, via Maggiore 23
Dal 11/06 al 03/09/2023
Lo spazio espositivo di Cà Lozzio a Piavon di Oderzo ha una struttura e una collocazione che ne indicano la singolarità e l’eleganza, esaltate dall’atmosfera idilliaca dell’ambiente.
In questo Spazio da ormai 37 anni vengono proposte mostre, dibattiti, incontri sui temi dell’arte sotto la direzione artistica di Lorena Gava.
Dall’11 Giugno Cà Lozzio ospita la mostra personale dedicata a Giulio Belluz.
La mostra dal titolo GIULIO BELLUZ. Tra realismo e dimensione fantastica ( la tensione creativo-concettuale di Giulio Belluz), è presentata con intervento critico di Alessandra Santin di cui si riporta una parte che permette di meglio cogliere l’opera di Belluz.
Nell’ultima sua produzione Giulio Belluz coglie le vibrazioni minime del farsi dell’esistenza per ripensarla profondamente e rintracciarne il fondamento nelle cose o negli esseri viventi più piccoli, a volte considerati minori solo perché più distanti dal quotidiano dell’uomo.
Egli guarda quindi branchi di pesci nelle correnti stanche, farfalle posate sui verdi della natura non più intatta, uccelli tropicali dai colori sgargianti accanto a ratti nascosti nelle proprie tane.
Le scelte compositive di Giulio Belluz, sempre perfettamente misurate nello spazio in cui le masse, i pesi, i segni, i contenuti di volta in volta si combinano in armonie inattese e si contrappongono al vuoto necessario.
Qui trova respiro e pausa il bisogno dell’artista di ritornare a guardare, di interrogarsi per giungere non a un’unica verità possibile ma a una atmosfera poetica che allude alla bellezza e alla tragicità del contemporaneo, sempre attento alla molteplicità, al caso e al dubbio.
Nato ad Azzano Decimo, in provincia di Pordenone, nel 1943 ha ricevuto i primi insegnamenti da Federico De Rocco, amico di Pier Paolo Pasolini, che si è fatto aiutare da lui per staccare gli affreschi dell’antico Castello di San Vito al Tagliamento, e poi lo ha avuto come allievo all’Istituto dei Carmini a Venezia.
Giulio Belluz ha poi frequentato l’Accademia di Venezia specializzandosi anche in arte decorativa con Bruno Saetti.
Sensibile da sempre ai temi dell’ambiente Belluz sente quindi il bisogno di testimoniare la necessità di conoscere e proteggere la Natura, nel rispetto dei suoi ritmi, delle stagioni e della qualità della vita di tutto e di tutti, dell’uomo e del più umile degli insetti.