La fotografa di origini iraniane esplora con le sue foto i temi più attuali e spinosi delle condizioni della donna nel medio oriente.
“Freedom is not free” – Mashid Mohadjerin
Fondata nel 1968 la galleria Pananti Atelier a Milano è diventata punto di riferimento e luogo di incontro per collezionisti, critici d’arte, pittori, scultori, poeti e scrittori, grazie alla sua ininterrotta attività espositiva, con mostre personali e collettive, vendite all’asta per conto di terzi e attività editoriale ininterrotta.
Dal 16 novembre Panati Atelier presenta la mostra personale della fotografa iraniana Mashid Mohadjerin, “Freedom is not Free“, a cura di Twenty14.
Mashid Mohadjerin è una fotografa di origini Iraniane con base in Belgio.
Il suo lavoro esplora i confini tra arte e fotografia documentaria, concentrandosi su ingiustizie sociali, identità e resistenza.
Negli ultimi 15 anni ha prodotto lavori che affrontano temi come la migrazione, lo spostamento, i confini, l’alienazione culturale e sociale e la ricerca dell’identità culturale.
Attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, Mashid Mohadjerin esplora le storie di donne in resistenza in Medio Oriente e Nord Africa.
Crea un’opera multidimensionale che, attraverso i suoi vari formati come fotografia, collage, testo e immagini d’archivio, porta lo spettatore in un viaggio onirico non vincolato dallo spazio né dal tempo.
La mostra si concentra sul mondo privato e pubblico delle donne iraniane cresciute dopo la Rivoluzione del 1979 e sui luoghi significativi dell’infanzia di Mashid.
Per queste donne il politico non può più essere separato dal personale: i loro corpi, la loro vita privata e pubblica sono stati e continuano ad essere influenzati dalla Rivoluzione.
Il lavoro di Mashid è permeato dalla natura duellante di documentazione e arte, passato e presente, dolore e gioia, guerra e pace, perdita e creazione.