All’inizio del Settecento lo scultore padovano Francesco Bertos attirò l’attenzione per la complessità e originalità dei suoi gruppi di marmo e bronzo
Palazzo Montanari/Gallerie d’Italia di Vicenza ospita la mostra FRANCESCO BERTOS. La Caduta degli angeli ribelli
Si è aperta al pubblico venerdì 11 ottobre 2024 a Palazzo Montanari sede delle Gallerie d’Italia di Vicenza la mostra La Caduta degli angeli ribelli, la prima mostra dedicata a Francesco Bertos, uno degli scultori più singolari e celebrati della Serenissima nel primo Settecento.
Francesco Bertos (Padova 1678 -1741) si distinse per i suoi originali gruppi in marmo e bronzo, caratterizzati da composizioni complesse, ricche di figure e di dettagli, dai soggetti mitologici o allegorici tanto bizzarri quanto affascinanti.
Le sue opere ornarono le dimore di alcuni dei più illustri collezionisti del suo tempo, come lo zar Pietro il Grande e il re Carlo Emanuele III di Savoia.
L’incredibile abilità tecnica di Bertos lasciava stupefatti i suoi contemporanei.
Le sue arditissime creazioni sembravano infatti sfidare i limiti dei materiali stessi, con figure che si muovevano libere come quelle dipinte sui soffitti delle sale dei palazzi aristocratici dai maggiori pittori contemporanei.
Questa maestria, ritenuta quasi sovrumana, attirò persino l’attenzione dell’Inquisizione, che lo accusò di aver stretto un patto col diavolo.
L’originale stile di Bertos evocava inoltre la perfezione dell’antichità, i modelli della scultura rinascimentale veneziana e le audaci composizioni manieriste di Giambologna.
L’esposizione, curata da Fernando Mazzocca e Monica De Vincenti, intende ripercorrere l’originale vicenda artistica di Francesco non solo in confronto con scultori dell’epoca ma anche con pittori come Giovanni Antonio Fumiani, Antonio Bellucci, Sebastiano Ricci, Giovanni Battista Pittoni e Giambattista Tiepolo i quali rievocano l’universo figurativo in cui Bertos operò e da cui fu influenzato.