FOTOGAGA. Max Ernst e la fotografia. Una visita dalla Collezione Würth

- DATA INIZIO: 18/10/2024

- DATA FINE: 27/04/2025

- LUOGO: BERLINO - Museum für Fotografie

- INDIRIZZO: Jebensstraße 2 10623 Berlin

- TEL: +49 (0)30 3186 4825

Una grande collettiva di fotografi attorno alla figura di uno dei maestri del Surrealismo, Max Ernst

Museum für Fotografie di Berlino ospita la mostra FOTOGAGA. Max Ernst e la fotografia. Una visita dalla Collezione Würth

 

Museum für Fotografie di Berlino ospita la mostra FOTOGAGA. Max Ernst e la fotografia. Una visita dalla Collezione Würth 
Locandina mostra

 

Dal 10 ottobre 2024 il Museum für Fotografie di Berlino presenta una grande mostra collettiva di fotografia dal titolo FOTOGAGA. Max Ernst e la fotografia. (Una visita dalla Collezione Würth).

Max Ernst occupa una posizione di rilievo nell’arte dadaista e surrealista.

Il suo nome è sinonimo di opere che uniscono sogno e realtà, che vanno oltre i generi.

La mostra “FOTOGAGA: Max Ernst and Photography. A Visit from the Würth Collection” è la prima a cercare punti di intersezione tra il suo lavoro e la fotografia.

Per commemorare il centenario del surrealismo, il Museum für Fotografie (Museo della fotografia) espone una panoramica rappresentativa delle opere d’arte di Max Ernst provenienti dalla Collezione Würth.

Queste sono completate da opere provenienti dalla Kunstbibliothek, dal Kupferstichkabinett, dalla Sammlung Scharf-Gerstenberg e dalla Staatsbibliothek zu Berlin, e da altri prestiti eccezionali da musei e collezioni private in Francia e Germania.

L’arte di Max Ernst (1891–1976) è stata creata in un periodo caratterizzato da un nuovo approccio creativo alla fotografia.

 Istantanee, fotografie scientifiche e immagini di macchinari bellici lo hanno ispirato e sono servite come materiale di lavoro, in particolare per i suoi collage.

Gli sviluppi tecnici e artistici nel mezzo della fotografia hanno influenzato significativamente il suo lavoro.

Ha utilizzato tecniche di riproduzione fotografica per aumentare l’impatto visivo delle sue opere: gli ingrandimenti hanno permesso ai suoi collage di piccolo formato di reggere il confronto con i dipinti nelle mostre; la produzione di cartoline fotografiche dei collage ha garantito che le opere potessero essere distribuite rapidamente e facilmente; e l’inversione dei valori tonali in un fotogramma ha migliorato l’effetto dei suoi frottage.

Max Ernst stesso non ha mai usato una macchina fotografica per la sua arte, ma gli piaceva posare per la macchina fotografica, sia per immagini scattate da fotografi famosi sia per quelle realizzate in cabine fotografiche.

A volte seri, a volte un po’ “gaga“, i ritratti illustrano non solo l’amore dell’artista per la giocosità, ma anche un uso occasionale e strategico della fotografia per promuovere il suo programma artistico.

Il titolo della mostra ‒ “FOTOGAGA” ‒ deriva da un gruppo di opere di Hans Arp e Max Ernst, che chiamarono “FATAGAGA”: la “FAbrication de TAbleaux GAsométriques Garantis (Fabbricazione di immagini gasometriche garantite)”. Uno di questi fotocollage, in cui i due artisti affrontano il loro rapporto di amicizia, può essere visto nella mostra.

Le opere di Max Ernst sono inquadrate nel contesto di riferimenti sia contemporanei che storici.

Ci sono numerosi e sorprendenti parallelismi con le fotografie di altri artisti.

Un avido piacere nella sperimentazione e un processo creativo giocato con la fortuna caratterizzano le opere selezionate per la mostra.

I loro ideatori hanno riflettuto su processi fotografici dimenticati del XIX secolo e hanno sviluppato nuove tecniche utilizzando materiali fotosensibili.

Metodi semiautomatici, lavoro con oggetti trovati, combinazioni insolite e la sfocatura delle tracce hanno plasmato allo stesso modo il lavoro di Max Ernst e le opere fotografiche di molti dei suoi contemporanei e di altri artisti che lo hanno seguito.

Anche un secolo dopo che André Breton ha pubblicato il primo Manifesto surrealista il 15 ottobre 1924, non hanno perso nulla del loro fascino.

Lunghissimo è l’elenco degli artisti in mostra ma merita essere riportato  nel suo ordine alfabetico:

Manuel Álvarez Bravo » Eugène Atget » Hans Bellmer » Aenne Biermann » Karl Blossfeldt » Bill Brandt » Brassaï » Josef Breitenbach » Josef Breitenbach » Claude Cahun » Denise Colomb » Alfred Ehrhardt » Max Ernst » Heinz Hajek-Halke » Georges Hugnet » Yousuf Karsh » Milos Korecek » Hermann Landshoff » Lord Snowdon » Sara-Lena Maierhof er » Man Ray » Ann Mandelbaum » Emila Medková » Lee Miller » László Moholy-Nagy » Arnold Newman » Jean Painlevé » Irving Penn » George Platt-Lynes » Ronit Porat » Ernst Redenz » Albert Renger-Patzsch » Franz Roh » Christian Schad » Gotthard Schuh » Frederick Sommer » Maurice Tabard » Karel Teige » Raoul Ubac » Reinhart Wolf »

ORARI

  • Martedì > domenica 11.00 – 19.00 (Giovedì chiude ore 20.00)

INFO

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