Formafantasma. Archivio Massimo

- DATA INIZIO: 13/05/2023

- DATA FINE: 26/07/2023

- LUOGO: BRESCIA – Galleria Massimo Minini

- INDIRIZZO: Via Apollonio 68

- TEL: +39 030383034

Dare forma ad un archivio d’arte ricco, curato ma senza una forma precisa, questo è forma fantasma data ad esperienze d’arte, design, architettura, alto artigianato del secondo dopoguerra italiano

Formafantasma. Archivio Massimo – Mostra Brescia

 

Mostra Brescia
Installation view

 

BRESCIA – Galleria Massimo Minini Via Apollonio 68

Dal 13/05 al 26/07/2023

Massimo Minini ha aperto la sua galleria a Brescia, denominata Banco, nel 1973.

Nei primi anni di attività si occupa principalmente di Arte Concettuale, Arte Povera e Minimal Art, allargando in seguito i suoi interessi ospitando giovani artisti italiani e stranieri, anche figurativi.

Dal 13 maggio la galleria presenta Formafantasma. Archivio Massimo.

FORMA è il nome scelto da un gruppo di artisti italiani che reagiscono contro la struttura irriducibile del fascismo pur comprendendo i pericoli insiti nel comunismo che, in fondo, fa richieste simili.

I più previdenti abbandonarono i comizi dipinti di bandiere rosse trasformandoli in composizioni astratte rosse.

Non solo gli edifici, ma anche gli arredi si rivolgono a questa nuova forma sinuosa, gradevole, accattivante.

Mollino trasforma la dura geometria di un tavolo in una forma organica, e la visione di Gio Ponti si sovrappone al razionalismo di Aschieri.

L’Italia diventa la patria del design dopo essere stata la culla delle arti.

Portando all’interno ciò che fino ad allora era riservato all’esterno, i designer italiani hanno trovato una scuola, uno stile unico e inconfondibile dove la forma detta legge e indica la strada.

Saranno gli anni ruggenti del Salone del Mobile e del Premio Compasso d’Oro.

La curva regna sovrana negli schienali delle sedie, nei motoscafi Riva, nelle Ferrari da Gran Premio.

Carlo Scarpa, come Mollino, alimenta il fuoco: Venini soffia con i soffiatori di vetro a Murano e Scarpa è al suo meglio.

Fantasmi blu, verdi, rossi prendono forma a Murano, con tale velocità e maestria, e in tale quantità che nel corso di cinquant’anni il vetro avrà esaurito le possibilità, sarà consumato e informe, in balia degli ultimi sfruttatori alla ricerca della Fenice, del vello d’oro, dell’alchimia che trasforma in oro tutto ciò che il chimico prepara.

E chi se non gli artisti ha il potere di trasformare in oro tutto ciò che tocca?

Ci ho messo un po’ ma alla fine ci sono riuscito: possono dissentire, ma sappiamo che è solo un tentativo di nascondere la verità.

Questi fantasmi hanno trovato l’Oro di Napoli nell’archivio di Massimo Minini che ricorda: Quando sono venuti a trovarmi per la prima volta, (i curatori della mostra Andrea Trimarchi e Simone Farresin) sono rimasti sbalorditi (non dovrei dirlo) dalla varietà di elementi di un archivio cresciuto a dismisura in cinquant’anni, trattando temi inaspettati.

Design, tessuti, mobili, fotografia, libri d’artista, inviti a mostre, manifesti…

Ogni famiglia curata personalmente da me, compresa la corrispondenza con artisti, gallerie, musei, scrittori, musicisti

 

ORARI DI APERTURA

  • Lunedì > venerdì 10.00 – 19.00
  • Sabato 15.00 -19.00

INFO

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