Parchi d’Arte in Italia in cui installazioni e opere si immergono e si confondono tra boschi, piante e tutta la natura presente
Parchi Arte Italia, dove la natura incontra la scultura. Installazioni e opere di artisti internazionali in giardini e musei a cielo aperto
La natura e la storia della scultura richiedono spesso spazi aperti, giardini, piazze, aria e luce per rendere al meglio l’impatto visivo, l’espressività e la forza comunicativa delle opere.
Numerosi sono in Italia e nel mondo enti, fondazioni, associazioni che si occupano di portare l’arte in mezzo alla natura realizzando Parchi d’arte dalle caratteristiche più varie con opere di artisti affermati a livello internazionale, ma anche di giovani emergenti.
Nascono così i Parchi Arte Italia, dei veri e propri giardini e musei a cielo aperto, nei quali la natura incontra la scultura con installazioni e opere site specific.
In questi parchi è possibile trovare sculture d’arte contemporanea, installazioni e opere tra boschi e lussureggianti vegetazioni, ma anche opere che stimolano riflessioni sul nostro modo di guardare al paesaggio e in più in generale alla natura tutta.
Si è inaugurato da poco Mestre il “Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis”, l’esposizione permanente di sculture monumentali nata per volontà del Presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, negli spazi dei giardini della cinquecentesca Villa Fürstenberg.
Molti sono i parchi d’arte in Italia e all’estero ma, anche se qualsiasi elencazione ne trascurerebbe troppi, credo se ne possano ricordare alcuni.
Limitandosi per il momento, al contesto nazionale, si possono ricordare questi Parchi Arte Italia con installazioni e opere di artisti internazionali:
PAV – PARCO ARTE VIVENTE DI TORINO
Nato nel 2002 per iniziativa dell’artista Piero Gilardi, il PAV Centro sperimentale d’arte contemporanea con un territorio verde in continua evoluzione, occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq. In questo spazio, oltre alle 21 installazioni e opere ambientali, che sono una parte della collezione permanente del museo, sono in progress altri interventi di natura relazionale.
Non è solo uno spazio espositivo ma luogo d’incontro ed esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, pubblico e artisti.
(http://parcoartevivente.it/ )
MUSEO DEL PARCO DI PORTOFINO
All’interno del Castello Brown di Portofino c’è un giardino terrazzato di circa tre ettari che si affaccia sul mare.
Non è solo un giardino botanico protetto dal clima mite del Mediterraneo, ma un museo a cielo aperto che ospita opere di 177 diversi artisti. Tra questi possiamo citare: Joseph Beuys, Gino Severini, Ettore Spalletti, Getulio Alviani, Fortunato Depero, Gillo Dorfles, Dennis Oppenheim, Man Ray e Nanda Vigo, e molti altri.
ARTE SELLA, BORGO VALSUGANA (TN)
Arte Sella nasce nel 1986 con la volontà di coniugare arte contemporanea e natura.
Ad Arte Sella l’artista accetta che sia la natura a completare il lavoro e i materiali impiegati per le opere sono preferibilmente provenienti dal territorio, così da ritornare a farne parte con il passare del tempo.
Il parco si articola in tre percorsi all’interno dei quali è possibile ammirare opere di Nils-Udo, Arne Quinze, John Grade, Michelangelo Pistoletto, Henrique Oliveira, Atsushi Kitagawara, Kengo Kuma, Michele De Lucchi, Tobia Scarpa, Pinuccio Sciola, Eduardo Souto de Moura, Ettore Sottsass, per citarne solo alcuni.
(http://www.artesella.it/it/ )
ART PARK, VERZEGNIS (UD)
Il parco nasce per iniziativa di Egidio Marzona appassionato collezionista di Arte Povera, Minimal e Conceptual Art.
Nel 1989 egli decise di chiedere a Bruce Nauman di realizzare un’opera di land art davanti alla sua proprietà in Friuli Venezia Giulia e, da quel primo lavoro, il prato della casa divenne terreno di sperimentazione per grandiosi esponenti di questa corrente – alcuni di essi con l’unica opera visitabile in Europa.
Si incontrano nel giardino opere di Sol Lewitt, Carl Andre, Lawrence Weiner, Dan Graham, Bernd Lohaus, Richard Long, Richard Nonas, Robert Barry, Robert Grosvernor, Peter Kogler, Vincent Pèraro, Ulrich Rückriem.
( http://www.mapfvg.com/collezione-egidio-marzona-art-park-verzegnis/ )
CHIANTI SCULPTURE PARK, PIEVASCIATA (SI)
Fondato nel 2004 in un terreno poco a nord di Siena quando i coniugi Giadrossi invitarono artisti a concepire delle opere appositamente per un’area di loro proprietà, sette ettari di bosco di querce e larici che prima ospitava un allevamento di cinghiali.
I 26 artisti che firmano i lavori immersi nel Chianti provengono da tutti e cinque i continenti e hanno utilizzato materiali diversissimi per restituire ai visitatori del parco una panoramica il più vasta possibile sul mondo dell’arte contemporanea internazionale.
(www.chiantisculpturepark.it )
GIARDINO DI DANIEL SPOERRI, SEGGIANO (GR)
All’inizio degli anni ’90, l’artista svizzero Daniel Spoerri acquistò una tenuta sulle pendici del monte Amiata, un luogo con una vegetazione rigogliosissima in cui Spoerri ha iniziato a installare alcune sue sculture.
Ha poi invitato altri colleghi a collocare loro opere e ha aperto al pubblico il giardino nel ’97.
Attualmente il giardino ospita più di cento installazioni di oltre 50 artisti su un territorio vasto circa 16 ettari. L’area è ricca di boschi, flora tipica della macchia mediterranea ed olivi in cui si incontrano opere d’arte che a tratti si impongono oppure mimetizzano nel paesaggio.
Una esposizione nella quale la natura incontra la scultura.
All’interno del giardino ci sono anche quattro appartamenti nella villa presso cui si può alloggiare.
GIARDINO DEI TAROCCHI, PESCIA FIORENTINA (GR)
Nel 1979 l’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle si trasferì nella Maremma Toscana dove, nell’arco di diciassette anni, riuscì a realizzare – su un terreno che le venne regalato da Marella Agnelli – un parco popolato di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi.
Le 22 imponenti raffigurazioni sono state realizzate in acciaio e cemento, ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate con tecniche musive miste, grazie anche all’aiuto di grandi artisti e soprattutto del marito Jean Tinguely.
Il giardino è stato aperto al pubblico nel 1998.
( https://ilgiardinodeitarocchi.it )
ARTEPOLLINO, LATRONICO (PZ)
Nel Parco nazionale del Pollino, l’area protetta più vasta d’Italia Anish Kapoor, Carsten Höller, Giuseppe Penone, tre artisti di fama internazionale sono stati i primi ad intervenire nei primi anni 2000 per realizzare opere site specific di grandi dimensioni interagendo e reinterpretando il territorio al di là degli schemi della raffigurazione.
Sono arrivati poi dal 2008 al 2010 Claudia Losi, Anni Rapinoja, Nils-Udo e Mario Brunello.
Oggi ArtePollino è attivo nella formazione, nella didattica e con iniziative rivolte ad artisti emergenti, come per esempio il premio omonimo.
FIUMARA D’ARTE, CASTEL DI TUSA (ME)
Nel 1982 il collezionista Antonio Presti commissiona allo scultore Pietro Consagra un monumento alla memoria del padre e lo posiziona presso la foce della Fiumara di Tusa, letto di un antico fiume che scorreva tra i monti Nebrodi. È l’area dove oggi si trova la ormai famosa Finestra sul Mare di Tano Festa.
Quattro anni dopo nasce il museo a cielo aperto che conta attualmente undici opere suddivise tra circa 7 comuni.
ROSSINI ART SITE (MB)
Rossini Art Site è un parco di sculture di 10 ettari, adagiato tra i colli briantei, nel cuore verde del parco della Valle del Lambro.
Proprio la sua posizione suggestiva ed il panorama mozzafiato che si schiude sulle Alpi con vedute incredibili e mutevoli l’hanno reso il luogo ideale scelto dall’imprenditore e mecenate Alberto Rossini per ospitare la sua collezione di arte del Secondo Novecento.
Passeggiando nel parco si incontrano opere di artisti di fama internazionale come Pietro Consagra, Bruno Munari, Giò Pomodoro, Fausto Melotti, Andrea Cascella e Grazia Varisco, per citarne alcuni.
(http://www.rossiniartsite.com/il-luogo/ )
Parchi Arte Italia, giardini e musei a cielo aperto nei quali la natura incontra la scultura.
Mi scuso con i tanti progetti d’arte all’aria aperta qui non citati, ma che potrebbero essere occasione di una seconda puntata di questa nota.