Omaggio ad uno scrittore, saggista e poeta che seppe intercettare e fare sua la secolare cultura delle Dolomiti bellunesi
Finestre in Val del Biois: ENZO DEMATTÈ Note, racconti, poesia Mostra Canale d’Agordo
CANALE d’AGORDO (Belluno) Casa delle Regole e Museo Albino Luciani Piazza Papa Luciani,4
Dal 08/07 al 10/09/2023
Nella città natale di Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani, a Canale d’Agordo, la Fondazione Benetton Studi e Ricerche ha promosso e organizzato con la Fondazione Papa Luciani la mostra Finestre in Val del Biois: Enzo Demattè (Note, racconti, poesia), inaugurata sabato 8 luglio 2023 presso la Casa delle Regole e Museo Albino Luciani.
La mostra, curata da Francesca e Donata Demattè analizza attraverso l’opera di Enzo Demattè l’antico spirito della cultura e della civiltà della Valle del Biois.
La Valle è quella che, salendo da Cencenighe Agordino verso il Passo San Pellegrino, arriva in compagnia del torrente Biois fino a Falcade incontrando sulla destra paesi come Vallada e sulla sinistra Canale e Caviola.
Una Valle che è sempre stata un territorio di scambio e passaggio di culture, per la posizione geografica che occupa, e che cattura, con gli affreschi colorati delle sue case, con gli intagli fra le assi dei suoi tabià, con la sua gente, la sua natura, le sue storie, l’immaginario del giovane Enzo Dematté (1927-2014) che inizia a frequentarla nei primi anni cinquanta del Novecento e a raccogliere sistematicamente le testimonianze più varie – annotandole nei suoi carnets – per farle conoscere insieme alle riflessioni che la sua mente osservatrice e creativa ha lasciato in eredità al nostro tempo.
Consapevole che osservare e registrare non basta e che, per ridestare l’interesse, occorrono capacità comunicative, fantasia, emozione, Demattè restituisce vita alle testimonianze orali e materiali raccolte facendole diventare, pur nel pieno rispetto dei dati oggettivi, gli sfondi e i contesti per le sue creazioni letterarie.
Nascono così il racconto lungo de La valle coi santi alle finestre, la raccolta di poesie Trei Orazhiòn, il romanzo per ragazzi Gente di confine.
Realizzata grazie alla famiglia di Enzo Dematté, in particolare le sorelle Francesca e Donata Demattè, l’esposizione ricorda anche il sodalizio che Enzo instaura con un giovane e allora poco conosciuto scultore Dante Moro, del quale riconosce originalità di temi, padronanza di tecniche e forza innovativa del linguaggi e di cui sono in mostra alcune opere provenienti dalla collezione privata degli eredi di Enzo Dematté.
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