Tramando: l’eredità di Francesco Arcangeli per la Galleria d’Arte Moderna di Bologna
Eredità di Francesco Arcangeli: la mostra “Tramando” al MAMbo di Bologna celebra il suo contributo alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna
Nel cinquantesimo anniversario della scomparsa del critico e storico dell’arte Francesco Arcangeli, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta “Tramando. Le acquisizioni di Francesco Arcangeli per la Galleria d’Arte Moderna di Bologna”. La mostra al MAMbo, aperta al pubblico dal 1 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 nella Project Room del museo, ripercorre il prezioso contributo di Arcangeli alla collezione della GAM, un viaggio attraverso l’arte del secondo Novecento che rivela il suo peculiare approccio critico.
Francesco Arcangeli e il suo progetto museologico per Bologna
Tra il 1949 e il 1968, Arcangeli collaborò con la Galleria Comunale d’Arte Moderna, ricoprendo ruoli di rilievo come consulente e, infine, direttore.
Durante questo periodo, guidò l’incremento della collezione del museo attraverso un programma di acquisizioni che, nonostante le risorse limitate, riuscì a costruire un corpus coerente con la sua visione dell’arte. Il suo progetto non si limitava a una raccolta di opere di fama mondiale, ma abbracciava anche percorsi meno battuti, cercando di creare un dialogo costante tra tradizione e avanguardia.
Arcangeli e il percorso “dal Romanticismo all’Informale”
Arcangeli trovò nell’arte una narrazione che si dipanava “dal Romanticismo all’Informale”, concetto che sviluppò nelle sue lezioni universitarie e pubblicazioni. Il percorso di Tramando inizia simbolicamente con un paesaggio romantico che si ipotizzava attribuibile a Théodore Géricault, per poi approdare al movimento Informale, una corrente che Arcangeli definì come “ultimo naturalismo” e che rappresenta il nucleo centrale della sua visione critica.
Le opere esposte al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna: una selezione rappresentativa dell’eredità di Francesco Arcangeli
L’allestimento della mostra segue l’idea della quadreria, offrendo al visitatore una panoramica delle acquisizioni di Arcangeli, mettendo in evidenza la varietà e la qualità delle opere.
Dai paesaggi romantici all’Informale: un percorso critico
Tra gli artisti esposti vi sono maestri dell’arte contemporanea come Virgilio Guidi, Vasco Bendini, Sergio Romiti, che portano avanti le atmosfere rarefatte dell’Informale, e altri ancora, tra cui Alberto Burri, Antoni Tàpies, Rafael Canogar ed Emilio Scanavino, protagonisti di un Informale dalle diverse sfumature internazionali. L’esposizione presenta anche la variante “padana” dell’ultimo naturalismo, rappresentata da artisti come Pompilio Mandelli, Mattia Moreni, Ennio Morlotti e Sergio Vacchi, che indagano il legame tra l’uomo e la natura.
Omaggio a Giorgio Morandi e alle opere su carta
Un’intera sezione è dedicata alle opere su carta di Giorgio Morandi, amico di Arcangeli e da lui considerato uno dei grandi maestri del Novecento. La raccolta comprende acqueforti e disegni di rara bellezza, tra cui pezzi provenienti dalla Galleria La Medusa di Roma e donazioni della famiglia Morandi, nucleo fondativo della collezione del Museo Morandi.
Una riflessione sulla conservazione e sul valore storico
Molte delle opere esposte sono state sottoposte a un complesso intervento di restauro in vista di questa esposizione, essendo rimaste per lungo tempo nei depositi del museo. La mostra non solo celebra l’eredità di Arcangeli, ma permette anche di rivalutare la qualità e la rilevanza di queste opere nel contesto storico della Galleria d’Arte Moderna.
Public Program di “Tramando”: incontri per approfondire
Il progetto include una serie di eventi dedicati agli appassionati d’arte. Tra questi, un reading multimediale intitolato “FRANCESCO ARCANGELI racconta GIORGIO MORANDI. L’uomo e l’artista” (12 dicembre), e “La curatrice è presente”, una serie di incontri settimanali con Uliana Zanetti, curatrice della mostra, per un dialogo approfondito con i visitatori (dal 28 novembre al 19 dicembre 2024).
La mostra “Tramando” al MAMbo offre uno sguardo intimo sull’opera di Francesco Arcangeli, evidenziando il suo contributo alla storia dell’arte italiana e il suo ruolo nel delineare il patrimonio della GAM di Bologna. L’esposizione rappresenta un’occasione unica per ripercorrere, attraverso le sue acquisizioni, la visione storica e critica di uno dei più influenti studiosi italiani del Novecento.