Viaggio, sogno, immaginario onirico sono i temi centrali della poetica di Emilio Leofreddi
WeGil di Roma ospita una mostra su EMILIO LEOFREDDI, esposizione aperta al pubblico dal 31 maggio al 31 agosto
WeGil è l’hub culturale della Regione Lazio nel cuore del quartiere Trastevere di Roma.
Progettato dall’architetto Luigi Moretti nel 1933, il palazzo rappresenta un vero e proprio gioiello del razionalismo architettonico con le sue linee nette, i marmi chiari e le ampie vetrate.
Era stato lasciato in stato di abbandono per quasi quarant’anni finche nel 2017 è stato restaurato e restituito ad una funzione pubblica.
Dal 31 maggio 2024 WeGil presenta la mostra Emilio Leofreddi in occasione del primo anniversario della scomparsa dell’artista romano Emilio Leofreddi (1958-2023).
La mostra, curata da Giuseppe Stagnitta, con la collaborazione dell’Archivio Emilio Leofreddi e con il contributo di Amnesty International Italia, è patrocinata dalla Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea, e viene prodotta dalla Clode Art Gallery con la partecipazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e Poema.
Il progetto prevede l’esposizione di oltre 150 opere – tele, disegni, installazioni, video, appunti, fotografie – che raccontano, attraverso un percorso tematico ed informale, l’opera e la vita dell’artista, dagli anni Novanta fino alla sua morte.
La mostra è articolata secondo un percorso cronologico in cui le aeree tematiche, che l’artista ha sempre tenuto vive elaborandole e rielaborandole continuamente in una modalità caotica, fanno conoscere e approfondire la personalità e l’approccio esistenziale dell’artista, vissuto in stretto contatto con la sua poetica nell’arte.
Emilio Leofreddi è stato un artista vitale e dinamico, sempre in continuo movimento, preso continuamente da nuovi progetti di viaggio, che ha affrontato come esperienza artistica e di conoscenza.
Viaggio, sogno, immaginario onirico sono i temi centrali della sua poetica.
Attraverso le sue opere egli invita il visitatore a continuare a sognare, coltivare la speranza di un mondo diverso convinto che queste sono per l’uomo condizioni necessarie quanto respirare.
Un mondo senza frontiere, senza prevaricazioni era il sogno di Leofreddi, in cui il colore “nero” abbia lo stesso peso specifico del colore “bianco”.
Un mondo fatto di pace e di rispetto dell’altro da sé e dell’accettazione dello straniero, del “diverso”, fatto di esperienza vera, di comunicazione genuina, di creatività, di fede.
Inoltre, per tutto il tempo dell’esposizione, è previsto un calendario di eventi pubblici disegnati per offrire una chiave di lettura più completa e approfondita della vita dell’artista, del suo lavoro e delle sue connessioni con il mondo dell’arte contemporanea.