ELISA SEITZINGER. Sacro fuoco

- DATA INIZIO: 21/09/2023

- DATA FINE: 22/10/2023

- LUOGO: TORINO – Cavallerizza Reale

- INDIRIZZO: Piazzetta Accademia Militare, 3

- TEL: +39 351 9975585

Nei lavori di Elisa Seitzinger si entra in un mondo illustrato di simboli e icone

ELISA SEITZINGER. Sacro fuoco – Mostra Torino

 

Mostra Elisa Seitzinger Torino
Locandina

 

TORINO – Cavallerizza Reale Piazzetta Accademia Militare, 3

Dal 21/09 al 22/10/2023

All’interno del complesso architettonico della Cavallerizza Reale è ospitata dal 2005 Paratissima che si definisce un brand ibrido e multiforme: un contenitore capace di dare spazio a grandi mostre nazionali e internazionali, ma anche una cassa di risonanza in grado di amplificare la voce di artisti emergenti, destando l’attenzione e la curiosità del grande pubblico.

Dal 21 settembre 2023 Paratissima ospita la mostra Sacro Fuoco dell’illustratrice contemporanea Elisa Seitzinger.

Nata in Val d’Ossola Elisa Seitzinger vive a Torino, dove lavora come illustratrice, artista visiva e docente di morfologia e dinamica dell’immagine all’Istituto Europeo di Design.

Ha studiato disegno e storia dell’arte a Firenze, Atlanta, Nizza e Londra.

Il suo percorso, ispirato ai codici stilistici dell’arte classica, dell’arte medievale sacra e cortese, della pittura primitiva, delle icone russe e dei mosaici bizantini, parte sempre dal disegno a china, inseguendo una bidimensionalità e una staticità dalla forte carica simbolica.

Vincitrice del Premio Illustri 2018 – categoria Design e selezionata all’omonimo Festival nel 2019 Elisa ha lavorato e lavora per La Repubblica, L’Espresso, Rolling Stone, RAI, BBC, National Geographic, Warner Music Group, Taschen, Fandango, Codice Edizioni, Sabat Magazine, Favini, 1724 Tonic Water, Etro, KristinaT.

La mostra Sacro Fuoco, a cura di Paolo Lampugnani, è realizzata nell’ambito del progetto Interreg Italia Svizzera Di-Se: Disegnare il territorio, che vede come capofila Associazione Musei d’Ossola, in collaborazione con Paratissima, PRS Srl Impresa Sociale e Cavallerizza Reale di Torino.

Una mostra che arriva dopo un biennio 2022-2023 che ha visto Elisa Seitzinger impegnata in una serie di importanti personali a livello nazionale – Ascoli Piceno, Domodossola, Parma e ora Torino – che hanno portato a una svolta nella concezione della sua arte.

Il lavoro di ricerca che ha sostenuto l’attività espositiva ha contribuito a maturare in Elisa la coscienza, sin qui sottesa, di fare parte a pieno titolo del variegato mondo dell’arte contemporanea superando nettamente la distinzione tra arti applicate, finalizzate a uno scopo utilitaristico e spesso commerciale, e arti “nobili”.

Per la mostra di Torino Elisa ha realizzato vere e proprie installazioni site specific che divengono il cuore della mostra stessa, pur affiancate dalle tavole realizzate in veste di illustratrice.

Questo dimostra con evidenza il nuovo cammino intrapreso dall’artista che, ben lungi dal recusare la propria storia e vocazione, ne amplia il significato conferendo nuovo vigore e coscienza, con l’idea di obbedire a un intento puramente creativo e artistico, non vincolato cioè a esigenze esterne.

E se il contenuto visivo non cambia in apparenza, a cambiare in modo significativo è la modalità espositiva, intesa non come mero esercizio ma sottesa da preciso concetto informativo, avvicinandosi ai modi dell’arte contemporanea.

Il senso della mostra è peraltro nelle sue stesse parole:

Ho percepito la Cavallerizza Reale come uno spazio onirico, che ha evocato nella mia mente il tempio descritto da Borges ne “Le rovine circolari”.

Un luogo sacro, decaduto dove il protagonista si reca per sognare.

Il suo scopo è plasmare il sogno affinché viva di vita propria rendendosi conto che “l’impegno di modellare la materia incoerente e vertiginosa di cui sono composti i sogni è il più arduo che un uomo possa intraprendere”.

Finché, dopo molto tempo, “nel sogno dell’uomo che sognava, colui che era sognato si svegliò”.

Il protagonista sembra aver concretizzato una creatura emersa dalla sua immaginazione salvo poi, alla fine del racconto, comprendere che anche lui non è altro che un sogno. “Sacro fuoco” è appunto un’emersione nella materia di cui noi stessi esseri umani siamo fatti, l’immaginazione.”

ORARI DI APERTURA

  • Venerdì > domenica 11.00 – 19.00
  • (ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura)

INFO

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