Nel programma delle mostre proposte da Primo Marella in Viewing Room viene proposto Elio Marchegiani , artista noto per le sue “grammature di colore” che segnano il peso della pittura
Elio Marchegiani – Making To Make Think
Fondata nel 1992, Primo Marella Gallery ha vissuto con il passare del tempo una grande espansione.
Nel dicembre 2004 la galleria apre uno spazio a Pechino collocato nel prosperoso distretto 798 e nel 2007 segue l’apertura di una nuova sede a Milano.
In un periodo in cui il persistere della Pandemia da Covid19 rende incerta l’apertura della Galleria al pubblico, Primo Marella ha programmato una serie di mostre in cui le opere sono proposte online nella piattaforma Viewing Room.
Dal 3 marzo viene proposta la mostra di Elio Marchegiani dal titolo Fare per far pensare che è espressione del suo pensiero sul valore della pittura.
Nato a Siracusa nel 1929 la carriera artistica di Elio Marchegiani inizia da autodidatta, muovendo da solo i primi passi nella pittura.
L’impegno della ricerca , la curiosità senza fine e la forza di volontà hanno fatto di lui il fecondo e poliedrico artista, sperimentatore irriverente di tecniche, materiali e linguaggi, che lo hanno fatto conoscere.
Elio Marchegiani si impone così da circa mezzo secolo come una delle figure più eccentriche e trasversali del panorama dell’Arte italiana.
Dopo la ricerca sul movimento, la luce e la ricostruzione di Feu d’Artifice, l’idea di “tecnologia come poesia” lo porta ad un’analisi ancora più attenta del suo lavoro con opere e ambientazioni.
La serie delle Gomme (eseguite tra il ’71 e il ’73), ad esempio vengono esposte alla Biennale di Venezia del 1972.
Sono lavori che precedono il periodo in cui si dedica alle “Grammature di colore” e alle ricerche sui supporti (Intonaco, Lavagna, Pelle, Pergamena ).
Pensate come riflessione concettuale sulla pittura, le Grammature distillano, in una sequenza di spesse linee verticali replicate in diverse combinazioni numeriche, i colori propri della grande tradizione italiana dell’affresco.