EGITTO. Viaggio verso l’immortalità

- DATA INIZIO: 23/10/2024

- DATA FINE: 06/04/2025

- LUOGO: CONEGLIANO (TV) – Palazzo Sarcinelli

- INDIRIZZO: Via XX Settembre 132

- TEL: +39 351 809 9706

Annunciata a Conegliano una grande mostra sull’antico Egitto per la stagione invernale 2024/2025

Palazzo Sarcinelli di Conegliano ospiterà la mostra EGITTO. Viaggio verso l’immortalità, dal 23 ottobre al 6 aprile 2025

 

Palazzo Sarcinelli di Conegliano ospiterà la mostra EGITTO. Viaggio verso l’immortalità, dal 23 ottobre al 6 aprile 2025
Installation view

 

Arrivano dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze le opere che a Palazzo Sarcinelli di Conegliano potranno essere ammirate dal prossimo 23 ottobre 2024 nella mostra EGITTO: Viaggio verso l’immortalità.

La mostra, a cura di Maria Cristina Guidotti, è stata ideata da Contemporanea Progetti e sarà gestita da ARTIKA e CP, in collaborazione con la Città di Conegliano.

Ufficialmente comunicata dall’Ufficio stampa della mostra ESSECI di Sergio Campagnolo, la mostra condurrà il visitatore nella realtà sottesa al fantasmagorico turbinio di leggende sorto intorno ai Faraoni e ai loro altri Dèi.

Un viaggio verso l’immortalità che guida a scoprire, e capire, le credenze ed i riti che accompagnavano la morte nell’Egitto dei Faraoni, riti e credenze così pervasivi da sopravvivere all’occupazione romana.

Miti non troppo dissimili da quelli di altre religioni, fatta forse salva una specifica necessità: quella di preservare i corpi per garantirsi la vita eterna.

La mostra indaga l’inizio del viaggio verso l’immortalità, le pratiche di imbalsamazione, la funzione dei corredi che accompagnavano il defunto verso i Campi di Iaru, poi conosciuti come Campi Elisi e, volendo, il Paradiso.

Più di 100 reperti straordinari, compresi alcuni scoperti nel corso della spedizione guidata dal mitico Jean-François Champollion (il decifratore dei geroglifici) e da Ippolito Rosellini (il padre dell’egittologia italiana), racconteranno in 5 tappe il percorso di corpo e anima verso l’eternità.

Gli antichi egizi credevano che la morte non costituisse la fine della vita, ma che questa continuasse sotto un’altra forma.

L’anima del defunto però, per continuare a vivere, doveva avere la possibilità di reincarnarsi nel proprio corpo: da ciò derivava la necessità di rendere non deperibile il corpo stesso e quindi la ricerca di metodi sempre più sicuri e perfezionati di imbalsamazione, che venne praticata dagli egiziani fin dalle prime dinastie della loro storia millenaria.

Tutti i rituali funebri, perfino i più macabri, non miravano esclusivamente alla preservazione del corpo del defunto, bensì ad assicurare il proseguimento della vita nell’aldilà.

ORARI DI APERTURA

INFO

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