Il lungo addio. Storie dei nostri emigranti dell’Italia del boom
EBERHARD & CO. RACCONTA L’EMIGRAZIONE DELL’ITALIA DEL BOOM A MIA FAIR
Milano, 6 Ottobre 2021 – Eberhard & Co. conferma la sua presenza a MIA Fair con un progetto speciale di iO Donna sull’emigrazione. Il tema affrontato è di grande attualità: è infatti presente sulle pagine dei principali quotidiani italiani e stranieri ed è motivo di costante confronto politico tra le nazioni europee sulle modalità con cui affrontare un problema di sempre maggiore entità e di complessa gestione.
La fuga di uomini, donne, bambini alla ricerca di un futuro migliore, che lasciano il proprio paese dove le condizioni di vita sono precarie, ha oggi come scenario il Mar Mediterraneo e come attori principali i barconi stracolmi, che approdano sulle coste italiane ed europee. Ma tale fenomeno in Italia era presente già nel secolo scorso sotto una forma opposta: l’emigrazione dei cittadini italiani verso altre nazioni, al termine della Seconda Guerra Mondiale.
I volti dei migranti del dopoguerra sono ritratti in una mostra fotografica dal titolo “Il lungo addio. Storie dei nostri emigranti dell’Italia del boom” voluta da Eberhard & Co. e realizzata grazie alla stretta collaborazione con il magazine iO Donna, che ha selezionato i materiali dell’archivio del Centro documentazione RCS Periodici, del Centro documentazione RCS Quotidiani e della Fondazione Corriere della Sera, a cura della giornalista e photo-editor di iO Donna Renata Ferri, con l’obiettivo di ripercorrere un momento della storia italiana attraverso scatti evocativi. Accompagna l’esposizione un testo di Gian Antonio Stella, firma del Corriere della Sera e profondo conoscitore della storia e delle storie dei nostri emigranti.
La Maison Eberhard & Co. vuole sensibilizzare il pubblico e invitarlo a una riflessione sul presente e sul passato grazie a una selezione di 54 immagini emozionali nelle quali
protagoniste sono persone comuni, ritratte mentre si apprestano a iniziare il loro “viaggio della speranza”, come ad esempio un gruppo di ragazze che raggiungono in nave i promessi sposi in Australia.
Altri soggetti sono i lavoratori pendolari “frontalieri” che dall’Italia ogni giorno attraversano il confine svizzero e gli italiani emigrati che lavorano nelle miniere di Marcinelle in Belgio. La Stazione Centrale di Milano ha una sezione dedicata, dove le foto evocano la memoria di un luogo visto come crocevia di persone, di partenze e arrivi, di emozioni e affetti che si intersecano.
L’esposizione rappresenta un tema sociale forte che non può lasciare indifferenti e permette di fare un parallelo tra l’emigrazione del secolo scorso, quando gli italiani lasciavano il Paese alla ricerca di nuove opportunità e il presente, in cui l’Italia è il primo attracco sulle rotte dei migranti.
“Abbiamo voluto fortemente focalizzare l’attenzione su un argomento sociale di impatto immediato nel nostro spazio a MIA Photo Fair, perché crediamo che non si possa ignorare il nostro passato, quel momento storico in cui noi eravamo i migranti. Riteniamo che questa consapevolezza possa essere una chiave di lettura importante per affrontare con occhi attenti il problema dell’accoglienza e dei flussi di migranti di oggi. La fotografia ha saputo catturare i volti delle persone e questi scatti riescono a esprimere, a pieno, sensazioni che colpiscono il pubblico, in una commistione perfetta tra rappresentazione della realtà e arte” – dichiara Mario Peserico, Amministratore Delegato di Eberhard Italia.
Eberhard & Co. è partner per l’ottavo anno di MIA Fair, fiera internazionale dedicata alla fotografia d’arte giunta alla X edizione, ideata e diretta da Fabio e Lorenza Castelli, che aprirà domani (visitabile fino al 10 Ottobre) a Milano all’interno della superficie espositiva di SUPERSTUDIO MAXI.
Eberhard & Co. ha scandito la propria storia, lunga oltre 130 anni, attraverso creazioni caratterizzate da grande personalità, design ed eleganza inconfondibile. La Maison sostiene iniziative di particolare interesse in ambito culturale: “Mia Photo Fair fa parte del nostro impegno nel mondo dell’arte ed è diventato per noi un appuntamento fisso, che ha il pregio di avvicinare il grande pubblico a un “universo” spesso considerato inaccessibile ed è il palcoscenico perfetto dove presentare ogni anno progetti innovativi legati alla fotografia – conclude Mario Peserico.
EBERHARD & CO.
Maison di orologeria svizzera con oltre 130 anni di storia, fondata nel 1887 a La Chaux-de-Fonds, Eberhard & Co. rappresenta eccellenza e innovazione, di cui l’azienda ha fatto il proprio marchio di fabbrica, senza rinunciare al profondo legame con le origini e la tradizione. Eberhard & Co. produce circa 16.000 pezzi all’anno con obiettivi di crescita ponderata ma costante ed è presente in circa 25 Paesi, dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Estremo al Medio Oriente.
La storia di Eberhard & Co. viene scandita da creazioni indimenticabili, quali il Chrono 4, l’8 JOURS, la collezione Tazio Nuvolari, l’Extra- fort, la collezione femminile Gilda, fino alle riedizioni di celebri modelli degli anni 50’ e ’60, Scafograf e Contograf. Numerose sono state le conquiste del marchio: a partire dalla creazione del suo primo cronografo da polso nel 1919, fino al rivoluzionario Chrono 4, il primo cronografo con quattro contatori allineati, brevetto esclusivo Eberhard & Co. A giugno 2019 la Maison ha inaugurato il Museo Eberhard & Co. a La Chaux-de-Fonds, all’interno della Maison de L’Aigle, lo storico edificio fatto costruire dal fondatore Georges-Lucien Eberhard all’inizio del XX secolo.