Il Divisionismo è stato il principale movimento artistico italiano di fine Ottocento
Bottegantica di Milano ospita la mostra DIVISIONISMI. Un’altra modernità, aperta al pubblico dal 18 ottobre al 30 novembre
Fondata nel 1986 la galleria Bottegantica ha da sempre seguito la pittura italiana del XIX e XX secolo, avvicinandosi negli ultimi anni anche all’arte contemporanea con la sezione “Lab/contemporary”.
Oggi programma la sua attività su tre sedi, due a Milano (galleria rossa e galleria bianca) e una a Bologna.
Dal 18 ottobre la galleria presenta la mostra DIVISIONISMI. Un’altra modernità.
Nella mostra curata da Niccolò D’Agati, vengono presentate alcune opere fondamentali dei maestri e principali teorici della tecnica divisionista quali Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Segantini, Pelizza da Volpedo.
Accanto a questi viene proposta anche una precisa selezione di lavori di artisti legati ad ulteriori sviluppi della ricerca divisionista, dagli anni Novanta del diciannovesimo secolo sino agli anni Venti del Novecento.
La mostra offre l’opportunità di conoscere questo Movimento artistico italiano, nato tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento che si inserisce più diffusamente nella corrente internazionale del neo-impressionismo, che seguiva e rinnovava le sperimentazioni tecniche e ricerche dell’Impressionismo.
Gli artisti aderenti al movimento prendevano infatti spunto dalla pratica impressionista di utilizzare il colore spezzato e l’accostamento dei complementari.
I Divisionisti erano interessati a rappresentare, in particolare, gli effetti della luce e a ottenere la massima luminosità accostando colori puri sulla tela e non mescolati sulla tavolozza per ottenere la fusione nell’occhio dell’osservatore.
Il divisionismo si diffuse in più parti d’Italia ma con principale centro artistico a Milano, dove si manifestò ufficialmente nel 1891, quando le prime opere divisioniste vennero esposte alla Prima Triennale di quell’anno che si tenne a Brera.