Il fotografo americano celebre per le sue opere che rapportano il presente con le opere classiche, interpreta il pittore degli ultimi, Ceruti detto il Pitocchetto
David LaChapelle per Giacomo Ceruti Nomad in a Beautiful Land – Mostra Brescia
BRESCIA – Pinacoteca Tosio Martinengo Piazza Moretto 5
Dal 14/02 al 12/11/2023
Nell’anno che vede Bergamo e Brescia insignite del titolo di Capitali italiane della cultura, tra le molte manifestazioni culturali proposte da Brescia agli amanti della fotografia d’arte non può sfuggire la mostra David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land aperta fino al 12 novembre alla Pinacoteca Tosio Martinengo.
Si tratta di una mostra fotografica originale, che presenta un’opera inedita eseguita dal celebre artista americano per Brescia e ispirata alla produzione pauperistica di Giacomo Ceruti.
Nato nel Connecticut nel 1963 David LaChapelle è uno dei più noti fotografi e registi contemporanei a livello mondiale.
LaChapelle è famoso per le sue foto ironiche e glamour, per l’iconografia spinta ma diretta e per un rapporto di devozione unico nel suo genere con l’arte e con la fede.
La sua carriera è iniziata negli anni ’80 come fotografo di riviste, al fianco di Andy Warhol.
Nel corso degli anni ha realizzato videoclip e servizi fotografici con ogni genere di personaggio del mondo dello spettacolo e della musica, vere e proprie opere d’arte dotate di una profondità patinata e di un vasto orizzonte di simboli, travestiti da oggetti di uso quotidiano.
La Pinacoteca Tosio Martinengo, il museo che conserva il più alto numero di opere di Ceruti nel mondo, ospita questo scatto per narrare, attraverso un linguaggio nuovo e contemporaneo, le sale solitamente dedicate al pittore degli ultimi.
Giocando con una smaccata ambivalenza di linguaggi, la mostra si pone l’obiettivo di strutturare un’architettura espositiva e itinerante, nella quale l’universo classico di Giacomo Ceruti incontra l’immaginario di David LaChapelle, in una sinergia museale tra Fondazione Brescia Musei e il Getty Center che vede le opere pauperistiche di Ceruti approdare a Los Angeles
Insieme alla serie Jesus is my homeboy (2003), la nuova fotografia di LaChapelle si insinua tra le fitte pieghe del presente, per fornirne un’interpretazione attenta e consapevole della marginalità: un’ode alla decadenza sociale.