Un omaggio di Treviso a Dante con una mostra di manifesti della Collezione Salce, inaugurata nel Dantedì
DANTE ICONA POP
Manifesti dalla Collezione Salce e iconografie dalla Collezione Mazzocato
Il Museo nazionale Collezione Salce è nato a seguito della donazione allo Stato italiano nel 1962 della straordinaria collezione di manifesti illustrati (oltre 25.000) che un appassionato cittadino di Treviso, Nando Salce, aveva raccolto da fine Ottocento in una vita dedicata quasi esclusivamente al collezionismo.
La mission primaria del Museo è conservare e valorizzare questa straordinaria collezione che, per la sua ricchezza, riceve continue di richieste di prestiti da ogni parte del mondo.
Sabato 25 marzo il Museo, in collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Treviso, ha inaugurato nella sede di San Gaetano la mostra Dante Icona Pop. Esposizione a cura di Elisabetta Pasqualin storica dell’arte e direttrice del Museo, con testi di Gian Domenico Mazzocato.
Dante Icona Pop. I pezzi esposti vengono dalla collezione dei manifesti Salce e dalla collezione iconografica Mazzocato.
L’inaugurazione della mostra è avvenuta in occasione della giornata nazionale dedicata a Dante, DANTEDÌ. Il giorno che nel 1300, secondo opinione prevalente tra gli studiosi, sarebbe iniziato il viaggio di Dante nel mondo ultraterreno.
Esiste poi un legame particolare tra Dante e la città di Treviso.
L’atmosfera unica di questa città d’acqua, bella e accogliente, le era valso l’epiteto di “Marca gioiosa et amorosa”.
Durante il suo esilio Dante fu ospite del guelfo Gherardo da Camino, artefice dello splendore della città, noto mecenate di importanti poeti trovatori.
La città stessa non viene nominata ma vi si fa un riferimento preciso nel IX Canto del Paradiso dove si legge “e dove Sile e Cagnan s’accompagna“.
A Treviso, inoltre, riposano le spoglie mortali del figlio Pietro in un’arca nella chiesa di San Francesco.