In mostra a Biella opere dalla collezione di uno dei maggiori intellettuali italiani del Novecento Edoardo Sanguineti
Il Palazzone di Biella ospita la mostra Da BAJ a ZIVERI. Gli artisti della Collezione Sanguineti, fino al 6 gennaio 2025
Si è aperta al pubblico lunedì 8 luglio al Palazzone di Biella, negli spazi espositivi di Banca Patrimoni Sella & C. in via dei Seminari, la mostra “Da Baj a Ziveri. Gli artisti della Collezione Sanguineti”, un progetto realizzato dalla Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C. in collaborazione con il Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino.
Attraverso una selezione di opere provenienti dalla collezione personale di uno dei maggiori intellettuali e poeti del secondo Novecento italiano, il visitatore può ripercorrere i profondi legami d’amicizia e le fertili collaborazioni di Edoardo Sanguineti con alcuni tra i più celebri artisti a lui contemporanei.
In particolare Enrico Baj, Albino Galvano, Emanuele Luzzati, Ugo Nespolo, Mario Persico, Carol Rama, Emilio Vedova e Guido Ziveri.
Le opere sono volutamente state allestite in ordine alfabetico per autore, a richiamo dell’Alfabeto apocalittico, opera poetica di Sanguineti pubblicata nel 1982 e illustrata dall’amico Enrico Baj.
Gli artisti esposti hanno attraversato gli anni Cinquanta e Sessanta delle sperimentazioni e della nascita delle avanguardie e hanno conosciuto e frequentato, in questo contesto, Edoardo Sanguineti, appassionato interprete dello stesso movimento.
Essi rappresentano il puro gusto del collezionista che li ha accolti e raccolti, accostando ad ognuno di loro pensieri e parole.
La sequenza alfabetica voluta dai curatori suggerisce analogie e corrispondenze ed è sembrata una buona soluzione per raccontare l’accostamento e la moltitudine dei linguaggi espressivi che compongono questa particolare collezione.
Ognuna delle quattro sale espositive, accanto alle opere e in dialogo con queste, presenta citazioni tratte da riflessioni, articoli o poesie di Sanguineti.
La mostra è dunque una narrazione composta da codici diversi: arte figurativa, materiali e stili eterogenei, parola scritta e sculture, in nome di quell’assemblage caro ai maestri dell’avanguardia e a Sanguineti stesso.