Presentata in sede la nuova sezione espositiva della Fondazione Cirulli che presenta opere di collage e fototollage tra Dada e Futurismo.
CUT&PASTE. Fotocollage tra Dada e Futurismo – Mostra Bologna
SAN LAZZARO DI SAVENA (BOLOGNA) Fondazione Massimo e Sonia Cirulli Via Emilia 275
Dal 16/04 al 17/12/2023
La Fondazione Massimo e Sonia Cirulli è un’istituzione culturale volta alla valorizzazione della cultura visiva italiana del ‘900.
Le mostre che la Fondazione propone si allontanano dal format espositivo tradizionale e lo spazio diventa un luogo di sperimentazione a metà tra archivio e laboratorio di storia e cultura dove, invece del grande racconto si cerca la molteplicità e la simultaneità della narrazione.
Anima della programmazione è l’Archivio Animato che permette di far coesistere frammenti di grandi mostre su protagonisti del ‘900 italiano con micromotore veloce sulla pubblicità, la moda, la fotografia, il cinema e molto altro.
Dal 16 aprile 2023 la Fondazione presenta in sede la nuova sezione espositiva Cut&Paste. Fotocollage tra Dada e Futurismo, presentata alla 46^ edizione di Arte Fiera a Bologna dal 2 al 5 febbraio 2023.
Si tratta della selezione di una quarantina di opere, tra collage e fotocollage provenienti dalla collezione di Fondazione Cirulli, che vuole essere una riflessione nell’ambito della ricerca visuale che ha appassionato le avanguardie dagli anni ’10 agli anni ’30 del secolo scorso.
Sono opere che evidenziano la continua sperimentazione formale ed estetica che ha condotto alla ricerca di nuove tecniche espressive che annullassero ogni richiamo al passato, giungendo fino a negare la manualità della pittura a favore della scelta di materiali poveri ed effimeri, come ritagli di giornale e frammenti fotografici, assemblati in una composizione apparentemente senza senso ma che, in realtà, tiene conto solo della sensibilità dell’artista.
È questo il caso di Raoul Haussmann, Kurt Schwitters e Hannah Hoch, artisti del Dada-Berlin, per i quali il collage sembra diventare la soluzione espressiva perfetta per esprimere il disagio nei confronti della società industriale di allora, capace di promettere benessere ma di condurre il mondo alla guerra.
Nei lavori futuristi, l’utilizzo del fotocollage rappresenta, invece, la volontà di celebrare la modernità attraverso l’esaltazione delle innovazioni tecnologiche e dell’energia vitale che esse sprigionano.
Fra gli artisti presenti spiccano Bruno Munari, Thayath e Vinicio Paladini, fra i primi in Italia ad usare la tecnica del collage e del fotomontaggio.
Una sezione è dedicata a Jean Cocteau, tra le figure più in vista dell’avanguardia parigina nel periodo fra le due guerre.
Poeta, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista e attore, sperimentò tutte le tendenze artistiche di quegli anni.