Connecting Code: il progetto di Bianco-Valente a Ercolano
Connecting Code: il progetto di Bianco-Valente ad Ercolano, con opere d’arte pubblica e rigenerazione urbana, dall’11 settembre 2024.
Connecting Code è un progetto artistico che unisce arte, comunità e rigenerazione urbana nella città di Ercolano, realizzato dagli artisti Bianco-Valente e vincitore del Creative Living Lab V, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Un’opera pubblica e diffusa: Seconda Mano
Il progetto, curato da Benedetta Carpi De Resmini e realizzato in collaborazione con CAP – Cities Art Projects, coinvolge numerose istituzioni locali, tra cui il Parco Archeologico di Ercolano, la Fondazione Cives Museo MAV e altre associazioni del territorio. “Connecting Code” si compone di tre opere site-specific interconnesse da un tema comune: i QR code, che permettono di accedere alle voci degli abitanti ercolanesi coinvolti nei laboratori artistici del progetto.
Le opere: tra tradizione e innovazione
Prima opera: il mosaico de ‘A Ruana
La prima opera, situata nell’area della Seconda Traversa Mercato, nota come ‘A Ruana (MAV), è un mosaico che riprende i motivi dei pavimenti antichi del Parco Archeologico e della Basilica di Pugliano. Composto da ceramiche d’uso quotidiano donate dagli abitanti, l’opera si sviluppa attorno a un grande nodo centrale in pietra, richiamando i disegni dei laboratori e i mosaici tradizionali di Ercolano.
Seconda opera: il QR code del mercato di Resina
La seconda opera è un grande QR code collocato nel cuore del mercato vintage di Resina. Questo codice conduce a una fotografia iconica scattata all’interno del Warehouse Vintage Store, che rappresenta l’attività di selezione e vendita degli abiti, un mestiere tramandato da generazioni a Ercolano.
Terza opera: l’installazione di Piazza Carlo di Borbone
Infine, in Piazza Carlo di Borbone, si trova un’installazione ispirata a un’immagine votiva della Madonna dell’Arco, circondata da nodi che simboleggiano la connessione. Le formelle della piazza ritraggono le mani dei partecipanti nell’atto di creare nodi, esprimendo l’idea di “seconda mano” come metafora della collaborazione e della comunità.
Una rigenerazione urbana inclusiva
“Connecting Code” rappresenta un esempio di rigenerazione urbana partecipata, che valorizza la comunità locale attraverso l’arte pubblica. Le tre opere, seppur diverse, condividono un filo conduttore comune: la creazione di connessioni tra le persone e il territorio, riconoscendo Ercolano non solo come città storica, ma anche come spazio contemporaneo ricco di tradizioni e innovazioni culturali.
Bianco-Valente: “Dopo il primo sopralluogo fatto esattamente un anno fa, abbiamo iniziato a lavorare ad Ercolano a settembre del 2023 e immaginavamo di dover attivare delle interazioni con persone più dure, un po’ perse dietro alle strette contingenze del quotidiano.
Ci ha invece molto sorpreso scoprire che lì esiste un ampio margine di dolcezza nelle persone, soprattutto nelle giovani generazioni, ma non esclusivamente in queste. Commercianti attivi, artisti visivi, giovani imprenditori pronti ad operare come produttori musicali, artigiani che sorridono e hanno la luce negli occhi mentre ti parlano della missione che si sono dati: produrre bellezza.
Abbiamo così deciso di seguire i flussi energetici che emanano le persone, ascoltato le storie, provato a leggere gli sguardi, i gesti, le posture del corpo, abbiamo guardato sia il dito che la Luna.”
L’evento finale
L’evento conclusivo del progetto si terrà venerdì 20 settembre 2024 in Piazza Carlo di Borbone, offrendo una passeggiata guidata con gli artisti tra le tre installazioni permanenti. L’evento sarà un’opportunità per riflettere sulla cultura urbana e per celebrare la nuova identità di Ercolano come punto di incontro tra storia e modernità.
Il progetto è gratuito, ma la prenotazione è obbligatoria inviando un’email a info.variabilek@gmail.com. Per ulteriori informazioni, visita variabilek.it.
Bianco-Valente: l’arte come connessione
Giovanna Bianco (Latronico, 1962) e Pino Valente (Napoli, 1967) sono artisti visivi che lavorano insieme dal 1993. Il loro percorso artistico esplora la relazione tra corpo e mente, interazioni tra forme di vita e trasmissione delle esperienze attraverso racconti e scrittura. Le loro opere sono caratterizzate da un profondo dialogo con l’ambiente e la comunità, creando spazi di riflessione e partecipazione collettiva. Dal 2008, curano il progetto di arte pubblica A Cielo Aperto a Latronico, che mira a trasformare l’arte in strumento di rigenerazione del territorio.
Per scaricare la cartella stampa, contattare Marcella Russo al marcella.russo@rp-press.it o chiamare al +39 349 3999037.
