L’intervento di restauro deve essere improntato con estrema cautela, soprattutto se l’oggetto da riparare riguarda un vecchio dipinto ad olio
Restauro
Detto questo, immaginiamo di dover riparare una tela dipinta, la cui superficie è vistosamente deturpata da un taglio.
In un restauro di tipo professionale, si procederebbe applicando una tela di supporto: la tela verrebbe sfilata dal suo telaio d’origine, e incollata su una seconda tela mediante l’uso di una colla detta “colla di pasta”.
La preparazione è molto elaborata e richiede l’uso di componenti di tipo naturale:
- farina di grano
- acqua
- colletta (miscela di colla cervione, melassa, fiele di bue, aceto bianco, fungicida)
- trementina veneta
Data la complessità dell’operazione, nel nostro caso, la realizzazione di una semplice toppa, può riparare il danno e ridare bellezza e unità all’immagine dipinta.
Per questo tipo d’intervento dovete procurarvi:
- una tela da fodero chiamata Pattina (si acquista nei negozi specializzati)
- un foglio di carta plastificata o siliconata
- una colla reversibile di tipo vinilico o epossidico
- un barattolo di stucco bianco francese
- colori ad acquerello
- pennelli a punta n.2e3
- colori ad olio
- una spatolina per stuccare
- vernice finale spray
- carta abrasiva n.1000
- un bisturi per raschiare lo stucco in eccesso
- una spugnetta
La prima operazione da fare è quella di pulire la superficie dipinta spolverandola con un pennello morbido.
Si spolvera anche il retro del dipinto e si bagnano i margini dello strappo con una spugnetta appena umida d’acqua facendo attenzione a non bagnare la superficie dipinta.
I margini vengono accostati e stirati sottopeso, dopo aver sistemato al di sotto del dipinto, un foglio di carta plastificata in tal modo da evitare che la pittura si attacchi al piano di lavoro.
Al di sopra dello strappo invece si pone un foglio di carta da giornale ed un asse di legno sul quale vengono poggiati alcuni pesi.
La tela viene posizionata così per 24 ore, dopodiché, eliminati i pesi, si prepara la toppa con la tela acquistata.
La spianatura sottopeso può essere realizzata solo nel caso di dipinti ad olio nei quali il colore non presenta zone di colore a rilievo. In tal caso, i bordi e le grinze verranno spianate con le mani incollando i bordi con della colla epossidica.
A questo punto si applica la toppa sul retro della tela con della colla reversibile (epossidica o vinilica), facendo attenzione, che la trama segua lo stesso andamento della tela d’origine. In alternativa alla Pattina, è possibile usare i tessuti di cotone termo collante, che si trovano in commercio per i comuni lavori di sartoria. Questo tessuto è reversibile al calore e non impregna la tela con adesivi penetranti, difficili da togliere.
Quando la colla ha fatto presa, si procede alla stuccatura dello strappo. L’eccesso di gesso viene asportato mediante l’uso di un bisturi e della carta abrasiva n.1000.
Si procede così al ritocco pittorico con colori ad acquerello che verranno velati con colori ad olio.
Il ritocco deve riguardare solamente le parti trattate con lo stucco senza alterare l’originalità del dipinto. Infine, si applica della vernice spray di protezione, che andrà a completare il nostro piccolo restauro.
(Articolo a cura di Loredana Rizzo)