Il dipinto in esame eseguito nel 1904 dal pittore G. Innocenti,può essere considerata una rivisitazione dell’immagine sacra indicata anche come Madonna del Carmelo o delle Grazie. Tale rappresentazione, appartiene alla cultura figurativa devozionale popolare, presente in gran parte dell’Italia meridionale post-Tridentina. Il tema strettamente legato a quello della Madonna delle Grazie ne rappresenta una variante: infatti solitamente la Madonna col bambino che fa stillare il latte dal seno per il refrigerio delle anime purganti, presente ad esempio in molti dipinti del sud Italia tra la seconda metà del XVI sec. fino al secolo seguente, ma anche oltre. Nel dipinto dell’artista Innocenti la Vergine viene rappresentata nell’atto di rendere grazia ad una delle due anime poste ai suoi piedi in attesa di essere incoronata dal bambino, con una corona di piccoli fiori bianchi. Tra le rappresentazioni più importanti della Madonna del Suffragio vale la pena ricordare il dipinto di Giovan Bernardo Lama del 1560 conservato a Camerota (Salerno) nella chiesa di S. Maria delle Grazie ( la Vergine preme con la mano il suo seno sinistro da cui sgorgano gocce di latte raccolte da un gruppo di anime purganti.L’altra rappresentazione è del 1624 indicata anche come Immacolata Concezione (statua lignea policroma, Grotte di Castro – Le).
ARTE
Il restauro degli affreschi di Giotto
La Cappella dell’Arena (o degli Scrovegni) a Padova è un monumento molto piccolo, anche se contiene uno dei preziosi cicli pittorici dell’arte giottesca. Gli affreschi, che risalgono al 1310, ricoprono interamente la navata della cappella e raffigurano episodi della vita di Gesù e gli eventi che precedettero come le storie di Gioacchino, di Sant’Anna, della Madonna sino alla Pentecoste , mentre sulla parete è rappresentato il Giudizio Universale. Pare che l’artista, abbia impiegato circa due anni per eseguire con grande maestria tecnica il meraviglioso capolavoro già sperimentato ad Assisi. A causa dei precedenti restauri avvenuti nel XIX sec. per opera di Botti e Bertolli e nel 1960 ad opera del restauratore Tintori, nonchè dei danni subiti dalla Cappella a seguito del terremoto del 1976, i responsabili della tutela del monumento chiesero l’intervento dell’Istituto Centrale per il Restauro per il consolidamento e la cura del “Ciclo Giottesco”.Principalmente, fu rimosso dalla superficie pittorica i materiali depositatesi nel tempo, come le polveri atmosferiche, nonchè le resine sintetiche messe per fissare la pellicola pittorica.Prima di eseguire le operazioni di pulitura è stato effettuato un consolidamento degli strati preparatori e pittorici, mediante iniezioni di malte premiscelate, al fine di rinsaldare i difetti di adesione dei due strati d’intonaco(intonaco ed arriccio).L’operazione di pulitura vera e propria fu eseguita mediante un impacco di acqua distillata e polpa di carta giapponese.
Il restauro degli affreschi di Giotto
La Cappella dell’Arena (o degli Scrovegni) a Padova è un monumento molto piccolo, anche se contiene uno dei preziosi cicli pittorici dell’arte giottesca. Gli affreschi, che risalgono al 1310, ricoprono interamente la navata della cappella e raffigurano episodi della vita di Gesù e gli eventi che precedettero come le storie di Gioacchino, di Sant’Anna, della Madonna sino alla Pentecoste , mentre sulla parete è rappresentato il Giudizio Universale. Pare che l’artista, abbia impiegato circa due anni per eseguire con grande maestria tecnica il meraviglioso capolavoro già sperimentato ad Assisi. A causa dei precedenti restauri avvenuti nel XIX sec. per opera di Botti e Bertolli e nel 1960 ad opera del restauratore Tintori, nonchè dei danni subiti dalla Cappella a seguito del terremoto del 1976, i responsabili della tutela del monumento chiesero l’intervento dell’Istituto Centrale per il Restauro per il consolidamento e la cura del “Ciclo Giottesco”.Principalmente, fu rimosso dalla superficie pittorica i materiali depositatesi nel tempo, come le polveri atmosferiche, nonchè le resine sintetiche messe per fissare la pellicola pittorica.Prima di eseguire le operazioni di pulitura è stato effettuato un consolidamento degli strati preparatori e pittorici, mediante iniezioni di malte premiscelate, al fine di rinsaldare i difetti di adesione dei due strati d’intonaco(intonaco ed arriccio).L’operazione di pulitura vera e propria fu eseguita mediante un impacco di acqua distillata e polpa di carta giapponese.
Come riparare uno strappo in una vecchia stampa
Come riparare uno strappo in una vecchia stampa
Talvolta capita che la superficie di una vecchia stampa o la pagina di un libro, presenti un danno abbastanza frequente, come può essere uno strappo. Naturalmente, prima che la situazione peggiori, occorre intervenire tempestivamente, procedendo in modo corretto, evitando ad esempio l’uso di nastro adesivo, la cui componente acida, rovinerebbe in modo irreversibile la stampa …
Il restauro del teatro “La Fenice”
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Come riparare uno strappo in una tela dipinta ad olio
L’intervento di restauro deve essere improntato con estrema cautela, soprattutto se l’oggetto da riparare riguarda un vecchio dipinto ad olio Restauro Detto questo, immaginiamo di dover riparare una tela dipinta, la cui superficie è vistosamente deturpata da un taglio. In un restaurodi tipo professionale, si procederebbe …
Read moreCome riparare uno strappo in una tela dipinta ad olio
Come riparare uno strappo in una tela dipinta ad olio
Come,detto precedentemente, per un principiante,l’intervento di restauro su di un qualsiasi vecchio oggetto,deve essere improntato con estrema cautela,soprattutto se l’oggetto da riparare riguarda un vecchio dipinto ad olio.Detto questo,immaginiamo di dover riparare una tela dipinta,la cui superficie è vistosamente deturpata da un taglio.In un restauro di tipo professionale,si procederebbe applicando una tela di supporto:la tela verrebbe sfilata dal suo telaio d’origine,e incollata su una seconda tela mediante l’uso di una colla detta “colla di pasta”,la cui preparazione è molto elaborata e richiede l’uso di componenti di tipo naturale:farina di grano,acqua,colletta(miscela di colla cervione,melassa,fiele di bue,aceto bianco,fingicida),trementina veneta.
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Come restaurare un oggetto in vetro trasparente
-alcool
-colla cianacrilica per vetro
-pinzette per mosaico
-spatola
-colla epossidica o pasta vitrea modellabile
-carta vetro n. 280
-colori per vetro
Come restaurare un oggetto in vetro trasparente
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Il restauro degli affreschi di Palazzo Altoviti a Roma
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