La stagione estiva del MARCA inizia con due appuntamenti di grande rilievo promossi dalla Provincia di Catanzaro. Giovedì 7 giugno alle ore 18 s’inaugura il progetto installativo di Pietro Fortuna Glory III-Il primo cielo, a cura di Alberto Fiz realizzato appositamente per gli spazi del museo (si potrà vedere sino al 3 luglio) e, contemporaneamente, viene proclamato il vincitore della prestigiosa borsa di studio all’estero per giovani artisti calabresi che consente l’accesso alla International Artists Residency previsto per un periodo di tre settimane all’Omi International Arts Center nello stato di New York. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il MARCA e la Dena Foundation for Contemporary Art, è giunto alla seconda edizione e rappresenta una straordinaria opportunità di formazione e di crescita per artisti di talento. A poco più di un mese dall’inaugurazione della mostra di Evan Penny con oltre 40 sculture (rimane aperta sino al 30 giugno) che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, il museo di Catanzaro si distingue per due iniziative particolarmente significative per la divulgazione e la conoscenza dell’arte contemporanea. Da un lato la poetica installazione di Pietro Fortuna realizzata per il cortile del MARCA (non mancano nemmeno una serie di lavori pittorici) imprigionando fasci di fiori tra due grandi lastre di vetro che consente di riflettere sulla fragilità delle cose e dall’altra la promozione della giovane arte calabrese che si presenta sul palcoscenico internazionale. “Sono particolarmente lieta che, nonostante la difficile congiuntura economica, il MARCA continui a dimostrarsi come una delle realtà più dinamiche e attive in ambito nazionale”, afferma Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro. “La realizzazioni di progetti specificamente studiati per lo spazio espositivo e la promozione dell’arte giovane presente sul territorio costituiscono due obiettivi fondamentali per una struttura che non si limita ad ospitare eventi ma crea cultura.”
La collaborazione con la Dena Foundation ha consentito di promuovere anche quest’anno una borsa di studio che ha lo scopo di offrire ad un giovane artista la possibilità di mettersi alla prova in un contesto internazionale particolarmente stimolante e recettivo realizzando un nuovo progetto. L’attenzione si è concentrata su una realtà in crescita come quella di Catanzaro e della sua provincia che, grazie alla presenza del MARCA, dell’Accademia di Belle Arti a cui si aggiungono Intersezioni e il Parco Internazionale della Scultura, ha dimostrato di essere particolarmente favorevole per l’affermazione dei nuovi linguaggi. “Il livello delle proposte presentate per accedere alla borsa di studio è stata quest’anno particolarmente incoraggiante con una serie di progetti originali e di sicura professionalità presentati anche da artisti molto giovani. La scelta da parte della giuria, dunque, non è stata facile”, afferma Giuliana Setari, presidente della Dena Foundation che, insieme al direttore artistico del MARCA Alberto Fiz e a Valentine Meyer, direttrice del Programma di residenze della Dena Foundation, hanno realizzato la selezione dei quattro finalisti da cui scaturisce il vincitore. Lo scorso anno l’ambito riconoscimento è stato assegnato a Domenico Cordì, mentre nell’edizione 2012 i contendenti, tutti con meno di trent’anni, sono Paola Ascone, Santo Alessandro Badolato, Leonardo Cannistrà e Roberta Mandoliti.
ARTE
Al MARCA “Il primo Cielo” di Pietro Fortuna
La collaborazione con la Dena Foundation ha consentito di promuovere anche quest’anno una borsa di studio che ha lo scopo di offrire ad un giovane artista la possibilità di mettersi alla prova in un contesto internazionale particolarmente stimolante e recettivo realizzando un nuovo progetto. L’attenzione si è concentrata su una realtà in crescita come quella di Catanzaro e della sua provincia che, grazie alla presenza del MARCA, dell’Accademia di Belle Arti a cui si aggiungono Intersezioni e il Parco Internazionale della Scultura, ha dimostrato di essere particolarmente favorevole per l’affermazione dei nuovi linguaggi. “Il livello delle proposte presentate per accedere alla borsa di studio è stata quest’anno particolarmente incoraggiante con una serie di progetti originali e di sicura professionalità presentati anche da artisti molto giovani. La scelta da parte della giuria, dunque, non è stata facile”, afferma Giuliana Setari, presidente della Dena Foundation che, insieme al direttore artistico del MARCA Alberto Fiz e a Valentine Meyer, direttrice del Programma di residenze della Dena Foundation, hanno realizzato la selezione dei quattro finalisti da cui scaturisce il vincitore. Lo scorso anno l’ambito riconoscimento è stato assegnato a Domenico Cordì, mentre nell’edizione 2012 i contendenti, tutti con meno di trent’anni, sono Paola Ascone, Santo Alessandro Badolato, Leonardo Cannistrà e Roberta Mandoliti.
Art Night Venezia 2012: definito il grande programma
L’omaggio alla Szymborska proseguirà con l’anteprima del film di Katarzyna KolendaZaleska “La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico di Wyslawa Szymborska” con testimonianze, tra molte altre, di Woody Allen e di Umberto Eco. Nel frattempo la seconda edizione di Art Night Venezia sarà già nel suo pieno svolgimento e la città sarà invasa da decine di migliaia di giovani e meno giovani in costante, allegra transumanza tra i quasi duecento luoghi e le almeno quattrocento proposte di una magmatica e magica Notte. Il via ufficiale scocca alle 17. A batterlo, sempre a Ca’ Foscari, sarà il Magnifico Rettore, Carlo Carraro, insieme ai rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte, dal Comune ai singoli musei, sedi culturali, teatri, luoghi della musica e librerie di tutta la città.
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Art Night Venezia 2012: definito il grande programma
L’omaggio alla Szymborska proseguirà con l’anteprima del film di Katarzyna KolendaZaleska “La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico di Wyslawa Szymborska” con testimonianze, tra molte altre, di Woody Allen e di Umberto Eco. Nel frattempo la seconda edizione di Art Night Venezia sarà già nel suo pieno svolgimento e la città sarà invasa da decine di migliaia di giovani e meno giovani in costante, allegra transumanza tra i quasi duecento luoghi e le almeno quattrocento proposte di una magmatica e magica Notte. Il via ufficiale scocca alle 17. A batterlo, sempre a Ca’ Foscari, sarà il Magnifico Rettore, Carlo Carraro, insieme ai rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte, dal Comune ai singoli musei, sedi culturali, teatri, luoghi della musica e librerie di tutta la città.
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Serodine e i caravaggeschi alla Pinacoteca Züst
Pittore ignorato dai suoi contemporanei, viene riscoperto e rivalutato dalla critica del Novecento che, cogliendo la straordinaria qualità del suo lavoro, gli assegna finalmente il giusto posto nella costellazione dei più importanti pittori della storia dell’arte in Italia. Wilhelm Suida, lasciandosi ispirare dalla sua breve vita – morì poco più che trentenne -, lo paragona ad una luminosa meteora improvvisamente apparsa e troppo presto spentasi. Si deve però soprattutto al più grande storico dell’arte italiano del secolo passato, Roberto Longhi, il merito di averlo valorizzato come uno dei massimi rappresentanti del movimento caravaggesco definendolo “non soltanto il più forte pittore del Canton Ticino, ma uno dei maggiori di tutto il Seicento italiano” e innalzandolo al livello di Rembrandt e Soutine nella memorabile descrizione del San Pietro in carcere, di proprietà della Pinacoteca Züst di Rancate. Ed è proprio quest’ultima a proporre la prima mostra su Serodine del nuovo millennio. Con il titolo SERODINE e brezza caravaggesca sulla “Regione dei laghi”, l’istituzione ticinese, riconosciuta per la qualità e la profondità delle sue imprese espositive, ha messo in programma per il prossimo autunno-inverno (14 ottobre 2012 – 13 gennaio 2013) un’attenta retrospettiva dell’artista, affiancata da dipinti di suoi compagni di avventura figurativa, così da mostrare al pubblico come il fenomeno che oggi per semplificazione viene definito come ‘naturalismo’ avesse preso piede nelle terre prealpine più di quanto generalmente sino ad ora sospettato.
Serodine e i caravaggeschi alla Pinacoteca Züst
Pittore ignorato dai suoi contemporanei, viene riscoperto e rivalutato dalla critica del Novecento che, cogliendo la straordinaria qualità del suo lavoro, gli assegna finalmente il giusto posto nella costellazione dei più importanti pittori della storia dell’arte in Italia. Wilhelm Suida, lasciandosi ispirare dalla sua breve vita – morì poco più che trentenne -, lo paragona ad una luminosa meteora improvvisamente apparsa e troppo presto spentasi. Si deve però soprattutto al più grande storico dell’arte italiano del secolo passato, Roberto Longhi, il merito di averlo valorizzato come uno dei massimi rappresentanti del movimento caravaggesco definendolo “non soltanto il più forte pittore del Canton Ticino, ma uno dei maggiori di tutto il Seicento italiano” e innalzandolo al livello di Rembrandt e Soutine nella memorabile descrizione del San Pietro in carcere, di proprietà della Pinacoteca Züst di Rancate. Ed è proprio quest’ultima a proporre la prima mostra su Serodine del nuovo millennio. Con il titolo SERODINE e brezza caravaggesca sulla “Regione dei laghi”, l’istituzione ticinese, riconosciuta per la qualità e la profondità delle sue imprese espositive, ha messo in programma per il prossimo autunno-inverno (14 ottobre 2012 – 13 gennaio 2013) un’attenta retrospettiva dell’artista, affiancata da dipinti di suoi compagni di avventura figurativa, così da mostrare al pubblico come il fenomeno che oggi per semplificazione viene definito come ‘naturalismo’ avesse preso piede nelle terre prealpine più di quanto generalmente sino ad ora sospettato.
A Palazzo Ducale di Genova, YVES KLEIN
Il Judo e il Teatro si intrecciano. Jigoro Kano, il creatore del Judo, nel racchiudere i suoi insegnamenti nei paradigmi dei Kata, usa i codici del Teatro No. Ogni Kata porta in scena un principio del Judo, lo rappresenta.
Il Judo e il Teatro sono fatti di contatto fisico. Di corpi che si toccano, si sfiorano si intrecciano. Di odori, di carne.
A Palazzo Ducale di Genova, YVES KLEIN
Il Judo e il Teatro si intrecciano. Jigoro Kano, il creatore del Judo, nel racchiudere i suoi insegnamenti nei paradigmi dei Kata, usa i codici del Teatro No. Ogni Kata porta in scena un principio del Judo, lo rappresenta.
Il Judo e il Teatro sono fatti di contatto fisico. Di corpi che si toccano, si sfiorano si intrecciano. Di odori, di carne.
A Brescia, in mostra le nuove scoperte dell’Età del rame
A promuoverla, in collaborazione con le diverse Soprintendenze, il Museo Diocesano e la Fondazione CAB, è un apposito Comitato organizzatore affiancato da un qualificatissimo comitato scientifico presieduto da Raffaele .C. De Marinis. La scelta di Brescia a sede dell’attesissima esposizione non è casuale: e’ proprio nel bresciano, infatti che sono tornate alla luce le testimonianze più rilevanti di insediamenti dell’età del rame in Italia. La necropoli di Remedello Sotto, in provincia di Brescia, dopo 128 anni dalla sua scoperta costituisce ancora la documentazione principale per la ricostruzione dell’età del Rame in area padana. Ma nuove scoperte sono documentate a Volongo in provincia di Brescia, Fontanella Mantovana, Cumarola e Spilamberto in provincia di Modena, Bologna, Forlì e Cesena e in altre località della pianura padana e dei primi contrafforti che la circondano. Si tratta di necropoli, talvolta molto ricche di manufatti.
Read moreA Brescia, in mostra le nuove scoperte dell’Età del rame
A Brescia, in mostra le nuove scoperte dell’Età del rame
A promuoverla, in collaborazione con le diverse Soprintendenze, il Museo Diocesano e la Fondazione CAB, è un apposito Comitato organizzatore affiancato da un qualificatissimo comitato scientifico presieduto da Raffaele .C. De Marinis. La scelta di Brescia a sede dell’attesissima esposizione non è casuale: e’ proprio nel bresciano, infatti che sono tornate alla luce le testimonianze più rilevanti di insediamenti dell’età del rame in Italia. La necropoli di Remedello Sotto, in provincia di Brescia, dopo 128 anni dalla sua scoperta costituisce ancora la documentazione principale per la ricostruzione dell’età del Rame in area padana. Ma nuove scoperte sono documentate a Volongo in provincia di Brescia, Fontanella Mantovana, Cumarola e Spilamberto in provincia di Modena, Bologna, Forlì e Cesena e in altre località della pianura padana e dei primi contrafforti che la circondano. Si tratta di necropoli, talvolta molto ricche di manufatti.
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20mila prenotazioni per “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”
Goldin, come sempre, evita i toni celebrativi nel comunicare questo primo, concretissimo risultato. Si limita a sottolineare come il ritorno di grandi mostre targate Linea d’ombra in Veneto sia evidentemente apprezzato dal pubblico. E come fosse atteso da tempo. Sul risultato finale tralascia però qualsiasi previsione, dato che in questi anni è letteralmente “cambiato il mondo delle mostre e, più in generale, l’economia e la gestione del tempo libero delle persone”.
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