A trent’anni dalla morte la reggia di Colorno rende omaggio all’artista Carlo Mattioli
La Reggia di Colorno di Parma ospita la mostra Carlo Mattioli. [Contro] ritratti, aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2025
La Reggia di Colorno è un prestigioso complesso monumentale un tempo considerato come la Versailles dei duchi di Parma.
La Reggia di Colorno, nel trentesimo anniversario della scomparsa, propone dal 5 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 una mostra monografica dedicata ai ritratti di Carlo Mattioli (Modena 1911 – Parma, 1994), opere che, per il critico Cesare Garboli sono introspezioni fulminee, ‘saggi critici’ che investono la psicologia (nella sua totalità) e il segreto di una persona, la contraddizione che la fa esistere”.
La mostra coordinata da Antonella Balestrazzi, curata da Sandro Parmiggiani e Anna Zaniboni Mattioli, nipote dell’artista e curatrice dell’Archivio e della Fondazione Carlo Mattioli, riunisce una sessantina di opere del Maestro.
Il percorso espositivo si apre con i sedici ritratti di storici personaggi colornesi conservati nella Sala del Consiglio Comunale e commissionati all’artista nel 1963 da Augusta Ghidiglia Quintavalle, storica dell’arte e Sovrintendente alle Gallerie di Parma.
Un corpus, questo, che si muove scopertamente sulla corda dell’ironia.
Alcuni di essi giocano su una trasposizione divertita dei volti: Ottobono Terzi diventa il poeta Attilio Bertolucci, il filosofo Zaccaria Olivieri, il pittore Carlo Carrà e il vescovo Martino da Colorno, Papa Giovanni XXIII.
L’esposizione prosegue con una lunga sequenza di ritratti che si avvicinano progressivamente all’intimità dell’artista: intellettuali, poeti, artisti da lui frequentati e stimati al tempo dell’“Officina Parmigiana” fino ai più celebri colleghi (Renato Guttuso, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giorgio De Chirico, Ottone Rosai, Giacomo Manzù).
Il nucleo più sentito e privato chiude la sequenza con i ritratti di famiglia (la moglie Lina, la figlia Marcella, l’amatissima nipote Anna, raffigurata nelle varie età della vita, dall’infanzia all’adolescenza) e gli autoritratti.
Le opere provengono curatrice dall’Archivio e della Fondazione Carlo Mattioli, da Musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private.