L’amico scrittore Henry Miller definì Brassaï L’occhio vivo della fotografia
Il Museo Civico di BASSANO DEL GRAPPA ospita la mostra fotografica BRASSAÏ. L’occhio di Parigi, fino al 21 aprile 2025
Al Museo Civico di Bassano si aprono al pubblico, entrambe il 16 novembre 2024, due mostre: da una parte una mostra personale della giovane Laura Omacini (Venezia 1991), una delle più interessanti protagoniste della ricerca pittorica degli ultimi anni, dall’altra la grande mostra fotografica dedicata ad uno dei più importanti autori del Novecento: Brassaï (1899 – 1984).
Brassaï. L’occhio di Parigi, realizzata in collaborazione con Silvana Editoriale e con l’Estate Brassaï Succession, ripercorre l’opera del celebre fotografo, ungherese di nascita ma parigino d’adozione, annoverato tra i padri della fotografia umanista francese.
“L’occhio vivo della fotografia”, così lo definisce l’amico scrittore Henry Miller.
Una definizione calzante per quell’acuto osservatore che nel 1924 sceglie Parigi come città d’elezione e di cui diviene il fotografo per eccellenza, colui che seppe ritrarre come nessun altro i tanti volti della capitale francese e dei suoi abitanti: dai monumenti simbolo ai quartieri operai, dalla gente di strada agli amici artisti e intellettuali, dalle serate di alta moda alla Parigi segreta dei club e delle “case delle illusioni”.
Particolarmente celebri sono le sue prime fotografie in notturna, poi pubblicate nel fondamentale libro Paris de nuit (1933), e le collaborazioni con importanti riviste quali “Minotaure” e “Harper’s Bazaar”.
Ma è soprattutto la vicinanza al movimento surrealista e l’amicizia con artisti e scrittori leggendari quali Salvador Dalí, Henri Matisse, Jacques Prévert e Pablo Picasso, che permetterà a Brassaï di partecipare allo straordinario fermento culturale che investì Parigi nella prima metà del Novecento.
Una mostra “pesante” con quasi 200 stampe d’epoca perlopiù stampate dallo stesso artista, accompagnate da una selezione di sculture, documenti e oggetti a lui appartenuti, che permetteranno quindi di ripercorrere le tappe salienti della lunga e fortunata carriera di questo grande maestro e, allo stesso tempo, immergeranno il visitatore nelle atmosfere oniriche e suggestive della capitale francese, meta di artisti e intellettuali, “città spettacolo” che seduce e rapisce.