Biennale Arte 2024

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere

PADIGLIONE IRLANDA – BIENNALE ARTE 2024

Romantic Ireland alla Biennale: tra arte, storia e identità

Romantic Ireland Biennale evidenzia la sintesi culturale tra passato e presente, offrendo nuove prospettive sulla storia irlandese

Table of Contents

Sede

ARSENALE

Titolo della mostra al Padiglione:

ROMANTIC IRELAND

Commissario:

Culture Ireland

Curatore:

Sara Greavu with Project Arts Centre

Artista/i

Eimear Walshe

Romantic Ireland Biennale evidenzia la sintesi culturale tra passato e presente, offrendo nuove prospettive sulla storia irlandese — Photo: Cian O’Brien, Artistic Director, Project Arts Centre; Orla Moloney, Executive Director, Project Arts Centre; Eimear Walshe, Artist; Sara Greavu, Curator of Visual Arts. Photo by Cáit Fahey

Descrizione

A rappresentare l’Irlanda nel Padiglione Nazionale alla 60a Biennale d’Arte di Venezia 2024, la competente autorità nazionale irlandese ha selezionato l’artista Eimear Walshe, per realizzare la nostra Romantic Ireland con Sara Greavu e Project Arts Centre come curatrice.

Romantic Ireland offre una nuova sintesi culturale che collega il nostro momento contemporaneo al passato, in particolare alle eredità di genere e sessuali legate alla storia della terra e dell’abitazione.

Lavorando con una serie di collaboratori di grande talento, il loro lavoro propone un rapporto con la terra e il rifugio guidato dall’azione collettiva e dalla comunità.

Quest’opera tornerà poi, alla chiusura della Biennale, in Irlanda per un tour nazionale, sostenuto dall’Arts Council, in una varietà di luoghi in tutta l’isola.

La ricerca artistica e la produzione di Eimear Walshe, è profondamente arricchita dall’essere radicata in Irlanda, in un luogo e con persone, a lei tanto care. amate.
Allo stesso tempo, il suo lavoro emerge dal contesto di una nazione in crisi crescente; questo è l’oggetto del mio lavoro.

Con Sara Greavu come curatrice, miriamo a realizzare un padiglione in omaggio a coloro che persistono, contro ogni previsione, nell’essere rifugio l’uno per l’altro.
Perfettamente in linea con il tema proposto per questa edizione della Biennale il lavoro di Eimear Walshe parla di e da una generazione precaria e propone nuovi modi per rivendicare un senso di parentela, luogo e amore, rifiutando l’estraniamento dalla storia e dalla comunità, dalla lingua e dalla tradizione.