Biennale Arte 2024

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PADIGLIONE SLOVENIA (Repubblica di) – BIENNALE ARTE 2024

PADIGLIONE SLOVENIA (Repubblica di)

Padiglione Slovenia Biennale ospita “Il segreto del giardino per te” nella Serra dei Giardini, Venezia. Nika Špan interroga l’arte

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“Il segreto del giardino per te”: un viaggio nel Padiglione Slovenia della Biennale

Sede

Serra dei Giardini, Via Garibaldi – Castello 1254

Titolo della mostra al Padiglione:

Il segreto del giardino per te

Commissario:

Martina Vovk

Curatore:

Vladimir Vidmar

Artista/i:

Nika Špan

Descrizione

Il Padiglione della repubblica di Slovenia alla 60^ esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia è ospitato nella Serra dei Giardini di Castello.

La Serra dei Giardini è una splendida orangerie incastonata nel polmone verde di Venezia, fra i Giardini della Biennale e l’ottocentesco Viale Garibaldi.

L’edificio, conosciuto storicamente con il nome di Serra Margherita, risale al 1894 quando fu edificato allo scopo di realizzare un tepidarium in vetro e ferri atto a ospitare le palme e le altre piante decorative utilizzate per la coeva Esposizione Internazionale d’Arte.

In questo Padiglione nazionale, a rappresentare la Slovenia alla Biennale Arte 2024 è la pittrice e scultrice Nika Špan con la mostra “Il segreto del giardino per te”, progetto a cura di Vladimir Vidmar che il Museo d’Arte Moderna di Lubiana ha descritto come un’entità enigmatica.

Nata nel 1967, Nika Špan si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Lubiana e ha continuato i suoi studi alla Kunstakademie di Duesseldorf, in Germania. Attualmente vive tra Duesseldorf e Lubiana.

Špan è un artista concettuale che lavora con diversi media.

La sua arte,infatti, è caratterizzata dal tema della paternità, mettendo in discussione il valore e la legittimazione del fenomeno che chiamiamo arte.

L’artista si affida all’esperienza del visitatore/spettatore, e spesso è proprio il visitatore/spettatore che in un certo senso deve completare i suoi progetti.

Il progetto di Špan entra nel contesto storico di Venezia come un elemento estraneo, sconosciuto e inaspettato, un’entità enigmatica ma con un aspetto molto specifico, che riconosciamo come qualcosa che non può essere nominato.

A tutti gli effetti, parla di se stessa, racconta la storia del suo ingresso nell’arte e allo stesso tempo indirettamente si rivolge a qualcos’altro.

La mostra presenta uno strano parallelo con ciò che è al centro del paradigma dell’arte: un oggetto che è estraneo a se stesso e, di conseguenza, aliena l’esperienza dell’individuo che lo incontra.