Biennale Arte 2024

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere

PADIGLIONE BOLIVIA – BIENNALE ARTE 2024

PADIGLIONE BOLIVIA alla Biennale di Venezia 2024 – looking to the futurepast, we are treading forward

PADIGLIONE BOLIVIA alla Biennale di Venezia 2024 – looking to the futurepast, we are treading forward. Vieni a scoprirla!

Indice dei contenuti

Sede

GIARDINI

Titolo della mostra al Padiglione

Looking to the futurepast, we are treading forward/ Guardando al futuro-passato, ci muoviamo in avanti

Commissario

Juan Carlos Cordero Nina

Curatore

Ministero della Cultura dello Stato Plurinazionale della Bolivia

Espositori

Elvira Espejo Ayca
Oswaldo “Achu” De León Kantule
Yanaki Herrera
Duhigó
Zahy Tentehar
Lorgio Vaca
Maria Alexandra Bravo Cladera
Rolando Vargas Ramos
Edwin Alejo
Cristina Quispe Huanca
Martina Mamani Robles
Prima Flores Torrez
Laura Tola Ventura
María Eugenia Cruz Sanchez
Faustina Flores Ferreyra
Pamela Onostre Reynolds
Guillermina Cueva Sita
Magdalena Cuasace
Claudia Opimi Vaca
Olga Rivero Díaz
Reina Morales Davalos
Silvia Montaño Ito
Ignacia Chuviru Surubi
Ronald Morán
Humberto Velez

Descrizione

L’esposizione che rappresenta la partecipazione nazionale dello Stato Plurinazionale della Bolivia alla 60ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, è allestita nello storico Padiglione della Russia che non partecipa a questa edizione della Biennale.

La mostra dal titolo Looking to the futurepast, we are treading forward, Guardando al futuro-passato, ci muoviamo in avanti risponde al tema proposto per questa edizione della Biennale Stranieri ovunque/ Foreigners Everywhere, presentando un gruppo di artisti provenienti da gruppi indigeni interni e limitrofi.

Nel 2009 la Bolivia si è proclamata “Stato Plurinazionale” maturando una forte attenzione nei confronti dei propri nativi. Il Padiglione Nazionale propone al pubblico proveniente da tutto il mondo il volto multiculturale della popolazione, con l’intento di rivalutare l’influenza delle culture native e ancestrali (in primis quella Inca) nell’arte contemporanea.

Ispirandosi alla visione cosmica Aymara, la mostra presenta l’esperienza contemporanea come un ancoraggio al presente che racchiude in sé i semi del futuro che nascono dal terreno fertile del nostro passato.

Il presente è un palcoscenico sul quale si intrecciano spazio e tempi diversi, dove le strategie di mantenimento dello status quo coesistono con quelle di rinnovamento.

Il mondo può superare gli sconvolgimenti prodotti dal colonialismo attraverso la comprensione della storia e l’uso saggio delle lezioni che essa ci impartisce. Il passato non è un dato immobile, bensì offre una serie di strumenti, tra cui la saggezza e la lotta, per creare un futuro più equo e sostenibile. Indagando attentamente le sue profondità, possiamo coltivare le basi del mondo che vogliamo costruire.