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PADIGLIONE CANADA – BIENNALE ARTE 2024

Kapwani Kiwanga Biennale Arte esplora tematiche di marginalità e storia al Padiglione Canada, un'interpretazione unica e multidisciplinare

Kapwani Kiwanga: una voce distintiva al Padiglione Canada della Biennale di Venezia

Kapwani Kiwanga Biennale Arte esplora tematiche di marginalità e storia al Padiglione Canada, un’interpretazione unica e multidisciplinare

 

 

Sede e titolo della mostra

GIARDINI

  • Titolo della mostra: TRONKET

Commissariato e cura

  • Commissario: National Gallery of Canada
  • Curatore: Gaëtane Verna

Artista in mostra

  • Nome: Kapwani Kiwanga

 

Kapwani Kiwanga Biennale Arte esplora tematiche di marginalità e storia al Padiglione Canada, un'interpretazione unica e multidisciplinare
Kapwani Kiwanga, Linear Paintings, 2017. Exhibition view, A wall is just a wall (and nothing more at all), Esker Foundation, Calgary, 2018. Courtesy the artist and Galerie Tanja Wagner, Berlin © Kapwani Kiwanga / ADAGP, Paris (2023) / Copyright Visual Arts-CARCC, Otawa (2023).
Photo: John Dean

 

Descrizione

Il Padiglione nazionale del Canada costruito nel 1957 nei Giardini della Biennale e recentemente sottoposto a un importante lavoro di restauro ospiterà per la  60^ Biennale Arte di Venezia Kapwani Kiwanga, prima donna nera ad esporre nel padiglione del Canada e la seconda artista nera in assoluto, dopo Stan Douglas nel 2022..

L’incarico le è stato conferito dalla National Gallery of Canada, a tutti gli effetti, uno dei musei più importanti del Canada che dal 2010 in collaborazione con il Canada Council for the Arts, si occupa dell’organizzazione e della supervisione del Padiglione nazionale.

Kapwani Kiwanga, nata in Canada nel 1978 e ora residente a Parigi, ha studiato antropologia e religione comparata alla McGill University di Montréal e ha studiato arte all’École des Beaux-Arts di Parigi..

Artista, che si è fatta conoscere per la sua ricerca multidisciplinare  che spazia dalla scultura, alla fotografia,  dai  video alle installazioni e alle performance, negli ultimi anni, ha ricevuto numerosi riconoscimenti: tra cui il Frieze Artist Award (USA) e  il Sobey Award for the Arts (CA) nel 2018, il Premio Marcel Duchamp (FR) nel 2020 e lo Zurich Art Prize (CH) nel 2022.

La sua ricerca è volta a indagare le storie di esistenze emarginate, dimenticate, cancellate. Come, per esempio, la tratta degli schiavi transatlantica, o il Green Book, la guida di viaggio pubblicata negli Stati Uniti nell’era della segregazione raziale che identificava le aziende che avrebbero accettato clienti afroamericani.

Per Gaëtane Verna, curatrice e storica dell’arte canadese attualmente direttore del Wexner Centre for the Arts di Columbus (Ohio) “,..Kapwani Kiwanga scava negli archivi del mondo e conduce ricerche approfondite che si intrecciano elegantemente in tutte le sue opere“, ha dichiarato Verna in una nota. “È interessata al ruolo dell’arte come catalizzatore per rivelare e affrontare narrazioni sociopolitiche alternative e spesso messe a tacere, emarginate, ma che fanno parte delle nostre storie condivise“.

 

Kapwani Kiwanga Biennale Arte esplora tematiche di marginalità e storia al Padiglione Canada, un'interpretazione unica e multidisciplinare
Kapwani Kiwanga, Patchwork (detail), 2018. Exhibition view, Sobey Art Award, National Gallery of Canada, Otawa, 2018 © Kapwani Kiwanga / ADAGP, Paris (2023) / Copyright Visual Arts-CARCC, Otawa (2023). Photo: NGC

 

Biografia dell’artista

Nata in Canada nel 1978 e ora residente a Parigi, Kapwani Kiwanga ha compiuto studi in antropologia e religione comparata alla McGill University di Montréal, per poi dedicarsi alle arti all’École des Beaux-Arts di Parigi. L’artista si distingue,infatti, per la sua ricerca multidisciplinare che include scultura, fotografia, video, installazioni e performance, ed è stata riconosciuta con premi quali il Frieze Artist Award, il Sobey Award for the Arts, il Premio Marcel Duchamp e lo Zurich Art Prize.

Ricerca artistica

La Kiwanga si dedica all’indagine di storie di esistenze emarginate e dimenticate, come quelle legate alla tratta degli schiavi transatlantica o al Green Book nell’era della segregazione negli USA. La curatrice Gaëtane Verna la descrive come un’artista che “scava negli archivi del mondo” e utilizza l’arte come un mezzo per rivelare e affrontare narrazioni sociopolitiche alternative e spesso sopite.

Orari di apertura

  • Martedì a domenica: 10.00 – 18.00
  • I lunedì di apertura straordinaria verranno comunicati sul sito.

Informazioni

La Biennale di Venezia

Padiglione Canada

 

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