Cosmonación: l’opera di Valeria Montti Colque alla 60ma Biennale Arte di Venezia
Cosmonación alla Biennale di Venezia: un’immersione artistica con Valeria Montti Colque. Scopri dettagli e orari dell’esposizione unica!
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Informazioni Generali
Sede Espositiva
Arsenale di Venezia: Magazzino n. 42, Marina Militare, Fondamenta Case Nuove 2738/C
Dettagli Mostra
- Titolo della Mostra: Cosmonación
- Commissario: Florencia Loewenthal
- Curatore: Andrea Pacheco González
- Artista: Valeria Montti Colque
Introduzione alla Mostra
Dopo un processo di selezione condiviso e complesso, è stata scelta Valeria Montti Colque per rappresentare il Cile alla 60ma edizione della Biennale Arte di Venezia. Nonostante alcune perplessità dovute alle sue origini e a una carriera considerata modesta, l’artista ha ottenuto l’incarico per la mostra Cosmonación, generando grande attesa per l’esito del suo lavoro.
Descrizione
Dopo lunghe vicissitudini nella selezione della candidatura per l’artista che doveva rappresentare il Cile alla 60ma biennale Arte di Venezia, l’incarico è stato affidato all’artista Valeria Montti Colque per un progetto curato da Andrea Pacheco con la collaborazione per la produzione di Carola Chacón.
La scelta ha causato numerosi dubbi negli ambienti artistici cileni.
Innanzitutto, perché l’artista, anche se da genitori cileni in esilio, è nata a Stoccolma dove ancora oggi vive e lavora, in secondo luogo, per una carriera non esaltante, con due sole mostre personali.
Tuttavia, l’incarico le è stato dato per realizzare la mostra Cosmonación e c’è grande attesa sul risultato.
Il termine Cosmonación è ispirato dal lavoro dell’antropologo Michel S. Laguerre, il quale afferma che le comunità in movimento non interrompono i rapporti con i loro luoghi di origine, ma rimangono attaccate alle loro terre ancestrali attraverso diverse azioni, materiali e pratiche spirituali.
In questo modo, vivono una comprensione estesa del sé all’interno di una nazione multi-sito.
Una cosmonazione che unifica territori geograficamente distanti.
Per esprimere questo concetto l’artista propone di entrare in uno spazio speciale dove diversi luoghi e diverse identità sono collegati attraverso una figura della tradizione che fa da fulcro del Padiglione, la madre montagna/ Mamita Montaña.
Valeria Montti Colque presenta un’opera di tappeti composti con vari mezzi espressivi, tra cui collage, acquerelli, disegni su carta, tessuti stampati, piccoli pezzi di ceramica e fotografie, realizzando un’istallazione alta cinque metri.
Al culmine una corona di ceramica vuol richiamare Mamita Montaña, simbolo di accoglienza per rifugiati e persone.
Fanno da contorno a questa istallazione altre opere recenti dell’artista, cinque ceramiche raffiguranti divinità o esseri mitologici a esaltare il valore e la centralità simbolica dell’istallazione.
Per far entrare il visitatore nell’atmosfera speciale di estraneità ma anche di rifugio dell’ambiente, alcune proiezioni disegnano paesaggi in cui culture diverse, pur lontane dalle loro terre d’origine, si intrecciano, sopravvivono e prosperano.
L’interpretazione di Valeria Montit Colque rappresenta una risposta particolare allo stimolo lanciato dal Direttore Pedrosa nell’assegnare alla sua edizione della Biennale il tema stranieri ovunque.
Cosmonación: Un Viaggio Antropologico nell’Arte
Origini del Termine
Il concetto di Cosmonación trae ispirazione dal lavoro dell’antropologo Michel S. Laguerre, che esplora il legame ininterrotto delle comunità in movimento con i loro luoghi d’origine, mantenendo un attaccamento alle terre ancestrali tramite azioni, materiali e pratiche spirituali.
Interpretazione Artistica
- Valeria Montti Colque propone di immergersi in uno spazio dove luoghi e identità si fondono, con la madre montagna, o Mamita Montaña, al centro dell’installazione.
- L’opera si articola in un insieme di tappeti realizzati con tecniche diverse: collage, acquerelli, disegni, tessuti stampati, ceramica e fotografia, culminando in un’installazione di cinque metri di altezza.
- Una corona di ceramica rappresenta il simbolo di Mamita Montaña, emblema di accoglienza, al vertice dell’opera.
- Ad arricchire l’esposizione, cinque ceramiche che ritraggono divinità o creature mitologiche esaltano il valore simbolico dell’installazione principale.
- Il percorso espositivo è arricchito da proiezioni paesaggistiche che immergono il visitatore in un ambiente di estraneità e rifugio, illustrando la fusione e sopravvivenza di culture distanti dalle loro origini.
Informazioni Utili
Orari di Apertura
- Martedì > Domenica: 10.00 – 18.00
- I lunedì di apertura straordinaria saranno annunciati sul sito ufficiale.
Contatti e Ulteriori Informazioni
- Sito Web: La Biennale di Venezia
- Telefono: +39 041 5218711
- Email: info@labiennale.org