Biennale Arte 2024

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PADIGLIONE CIPRO – BIENNALE ARTE 2024

Padiglione Cipro alla Biennale d’Arte di Venezia: una finestra su temi storici e attuali

Biennale Arte Venezia Cipro esplora “On a wildflower-lined gravel track…”, un viaggio nelle questioni storiche e attuali.

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Informazioni Generali

Sede Esterna: Associazione Culturale Spiazzi, Sestiere Castello 3865

Titolo della Mostra: On a wildflower-lined gravel track off a quiet thoroughfare…

Commissario: Louli Michaelidou

Curatori/Espositori

Duo di artisti LLC (Peter Eramian ed Emiddio Vasquez)
Collettivo Endrosia (composto da Alexandros Xenophonos, Andreas Andronikou, Doris Mari Demetriadou, Irini Khenkin, Marina Ashioti, Niki Charalambous, Kyriaki Rafaelia Tsiridou)
Artista Haig Aivazian

Descrizione della Mostra

Il Padiglione Nazionale di Cipro alla 60ma Biennale Arte di Venezia è ospitato, come da anni ormai, negli spazi dell’Associazione Culturale Spiazzi, due sale di circa 100 mq con una grande porta d’accesso su canale a pochi passi dall’entrata dell’Arsenale.

Per la partecipazione alla realizzazione del progetto espositivo del padiglione è stata avviato un bando per la presentazione delle proposte che scadeva il 2 giugno 2023.

Dal concorso sono stati selezionati numerosi artisti:

duo di artisti LLC (Peter Eramian ed Emiddio Vasquez),
collettivo Endrosia (Alexandros Xenophonos, Andreas Andronikou, Doris Mari Demetriadou, Irini Khenkin, Marina Ashioti, Niki Charalambous, Kyriaki Rafaelia Tsiridou)
artista Haig Aivazian.

Questi collettivamente hanno elaborato On a wildflower-lined gravel track off a quiet thoroughfare…la mostra con cui Cipro si presenta quest’anno alla Biennale, una mostra che parla di temi storici ma ancora attuali come le questioni delle estrazioni, della decolonizzazione, dello sviluppo, della tecnologia e della giustizia sociale.

Il titolo della mostra il cui significato è Su una pista di ghiaia foderata di fiori selvatici da una pausa silenziosa .., esplorazione dinamica di una microistoria locale e la più ampia esperienza postcoloniale” e il suo approccio centrato sul visitatore che coinvolge le comunità locali.