Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere

MOSTRA CENTRALE – BIENNALE ARTE 2024

Biennale Arte 2024 Stranieri Ovunque: un viaggio tra arte indigena, tessile e modernismo globale. Scopri di più!

MOSTRA CENTRALE

Biennale Arte 2024 Stranieri Ovunque: un viaggio tra arte indigena, tessile e modernismo globale. Scopri di più!

Sede

GIARDINI Padiglione centrale e ARSENALE Corderie

Titolo della mostra al Padiglione:

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere

Curatore/i

ADRIANO PEDROSA

Artista/i

332 artisti da ogni parte del mondo individuati dal direttore stesso in quanto da lui ritenuti più vicini e sensibili al tema della Biennale Arte 2024 Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere

Descrizione

La mostra centrale della Biennale è articolata in due nuclei distinti, uno al padiglione centrale ai Giardini, il nucleo storico, e uno all’Arsenale, il Nucleo contemporaneo. Nella sua ricerca degli artisti Pedrosa ha sottolineato di aver incontrato due elementi diversi emersi in modo organico e che egli ha seguito al punto da farne elemento costante di tutta la mostra.

Il primo è il tessile, esplorato da molti artisti coinvolti, a partire da figure chiave nel Nucleo Storico, fino a molti autori presenti nel Nucleo Contemporaneo. Nelle opere di questi artisti è evidente l’interesse per l’artigianato, la tradizione e il fatto a mano, così come per le tecniche che, nel più ampio campo delle belle arti, sono state a volte considerate altre o straniere, estranee o strane.

Il secondo elemento è rappresentato dagli artisti stessi, molti dei quali indigeni o discendenti. Anche per essi la tradizione gioca un ruolo importante e, nei loro lavori, è evidente la trasmissione di conoscenze e pratiche da padre o madre a figlio o figlia oppure tra fratelli e parenti.

NUCLEO CONTEMPORANEO

Il Nucleo contemporaneo, ospitato alle Corderie dell’Arsenale, presenta artisti le cui opere o essi stessi rispondono ai diversi e molteplici significati che può assumere il termine straniero: strano, diverso, marginale, estraneo, … l’artista queer, che si muove all’interno di diverse sessualità e generi ed è spesso perseguitato o messo al bando, presente con un’ampia sezione; l’artista outsider, che si trova ai margini del mondo dell’arte; L’artista folk, il popular o l’autodidatta considerati spesso estranei al mondo dell’arte; l’artista indigeno, spesso trattato come uno straniero nella propria terra, con l’emblematica presenza di una grande installazione nella prima sala delle Corderie realizzata dal collettivo Maataho di Aotearoa/Nuova Zelanda.

La produzione di questi quattro soggetti sarà il fulcro di questa edizione e andrà a costituire il Nucleo Contemporaneo alle Corderie con presenza speciale però, anche al padiglione centrale dei Giardini. Infatti, gli artisti indigeni accoglieranno il pubblico nel Padiglione Centrale, con un murale monumentale realizzato dal collettivo Mahku /Brasile sulla facciata dell’edificio mentre gli artisti queer avranno un’area dedicata all’astrazione queer nel Padiglione Centrale.

Il Nucleo Contemporaneo ospiterà inoltre una sezione speciale dedicata a Disobedience Archive, un progetto di Marco Scotini che dal 2005 sviluppa un archivio video incentrato sulle relazioni tra pratiche artistiche e attivismo, con presentazione progettata da Juliana Ziebell,. Suddivisa in due parti dal titolo Attivismo della diaspora e Disobbedienza di genere questa sezione speciale includerà opere di 39 artisti e collettivi realizzate tra il 1975 e il 2023.

NUCLEO STORICO

Il Nucleo Storico è composto da opere del XX secolo provenienti dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia e dal mondo arabo. Il tema è una riflessione sul Modernismo volta a mettere in discussione i confini e le definizioni del Modernismo. Finora la storia del Modernismo pare si sia fermata al cosiddetto mondo occidentale, tra Europa e NordAmerica, mentre i modernismi del Sud globale rimangono in gran parte sconosciuti.

Eppure, ricorda il curatore, lo stesso Modernismo europeo ha viaggiato ben oltre l’Europa nel corso del Novecento, spesso intrecciandosi con il colonialismo, così come molti artisti del Sud globale si sono recati in Europa per esporre il proprio lavoro. Il Nucleo Storico al Padiglione Centrale è articolato in tre sezioni: Ritratti, Astrazioni e Diaspora artistica italiana nel mondo lungo il corso del XX secolo.

Le due sale che ospitano i Ritratti comprenderanno le opere di 112 artisti, per lo più dipinti, ma anche lavori su carta e sculture, coprendo un arco di tempo compreso tra il 1905 e il 1990. Il curatore ha invitato artisti che rappresentano gli innumerevoli modi diversi con cui artisti del Sud globale, hanno esplorato la figura umana, riflettendo sulla crisi della rappresentazione dell’umano che ha caratterizzato gran parte dell’arte del XX secolo.

Nel Sud del mondo numerosi artisti sono entrati in contatto con il Modernismo europeo attraverso viaggi, studi o libri, pur apportando alle proprie opere riflessioni e contributi molto personali e potenti. La sala dedicata alle Astrazioni includerà 37 artisti: quasi tutti presenti insieme per la prima volta e l’affiancamento delle loro opere potrà creare impreviste ma anche interessanti ed inedite giustapposizioni, connessioni, associazioni o parallelismi.

Tra gli altri, sono presenti in questa sezione artisti provenienti dalla Corea e da Singapore, che in passato facevano parte del cosiddetto Terzo Mondo, oppure artisti indigeni Maori di rilevanza storica come Selwyn Wilson e Sandy Adsett, provenienti da Aotearoa/Nuova Zelanda. La sala dedicata alla Diaspora di artisti italiani presenta artisti che hanno viaggiato e si sono trasferiti all’estero integrandosi nelle culture locali e costruendo le proprie carriere in Africa, Asia, America Latina nonché nel resto d’Europa e negli Stati Uniti.

Sono artisti che spesso hanno avuto un ruolo significativo nello sviluppo delle narrazioni del Modernismo al di fuori dell’Italia. In questa sala saranno esposte le opere di 40 autori italiani di prima o seconda generazione, collocate negli espositori a cavalletto in vetro e cemento di Lina Bo Bardi (italiana trasferitasi in Brasile, vincitrice del Leone d’Oro speciale alla memoria della Biennale Architettura 2021).

ORARI DI APERTURA

Martedì > domenica 10.00 – 18.00 I lunedì di apertura straordinaria saranno comunicati preventivamente nel sito

INFO

La Biennale di Venezia
https://www.labiennale.org/it/arte/2024
+39 041 5218711
info@labiennale.org

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