Il padiglione nazionale del Brasile per la 59^ esibizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia sarò rappresentato da Jonathas de Andrade.
Jonathas De Andrade è nato a Maceió nel 1982, e vive nel nord-est del Brasile a Recife, una città costiera ricca di contrasti, dove antichi edifici coloniali si annidano tra moderni grattacieli e dove il fallimento dell’utopia modernista tropicale è una realtà tangibile.
De Andrade è uno degli artisti brasiliani più promettenti della sua generazione; artista multidisciplinare che utilizza diversi media come video, fotografia e installazione per raccontare i paradossi della cultura modernista.
Avendo come linee di indagine scienze come antropologia, pedagogia, politica e morale, De Andrade raccoglie e cataloga immagini, testi, storie di vita e materiale sull’architettura e, attraverso la memoria, ricostruisce una personale narrazione del passato.
Il suo lavoro è incentrato sugli effetti del colonialismo in Brasile e sul suo ruolo nella costituzione dell’identità nazionale e individuale.
Nelle sue opere compare spesso una rappresentazione metaforica e omoerotica del corpo maschile.
Nella mostra Com o coração saindo pela boca / With the heart coming out of the mouth / Con il cuore che esce dalla bocca, l’artista brasiliano riflette sulla storia culturale e sociale del popolo brasiliano attraverso un’istallazione fatta di fotografie, sculture e video.
Per questa mostra de Andrade ha tratto ispirazione da un’esperienza vissuta in prima persona, ovvero l’osservazione di Eva.
Eva era un’installazione lunga 45 metri che rappresentava una donna distesa costruita in fibra di vetro e schiuma rigida che, negli anni Ottanta, ha girato il Brasile come “attrazione didattica” per far conoscere al pubblico anatomia e funzioni del corpo umano.