Hong Kong è presente alla 59^ esibizione d’arte contemporanea della Biennale di Venezia con una mostra riconosciuta ufficialmente tra gli eventi collaterali della Biennale.
Tre sono i soggetti che hanno collaborato all’organizzazione della mostra:
- M+, che indica Museum Plus, una delle principali istituzioni museali di Hong Kong, che oltre alla gestione della ricca collezione permanente è impegnato in un dialogo continuo con artisti, architetti e pubblico per la promozione dell’arte contemporanea.
- West Kowloon Cultural District Authority, Organismo istituito nel 2008 dal governo per lo sviluppo culturale del Distretto di West Kowloon.
- Hong Kong Arts Development Council, organo governativo per lo sviluppo delle arti
Questi soggetti hanno incaricato i curatori Freya Chou e Ying Kwok di realizzare una mostra adeguata al livello di importanza internazionale della Biennale di Venezia.
La loro scelta è caduta su Angela Su, giovane artista nata nel 1990 a Hong Kong ma già conosciuta a livello internazionale.
Le opere di Angela Su indagano la percezione e l’immaginario del corpo, attraverso metamorfosi, ibridazione e trasformazione.
I suoi progetti basati sulla ricerca si concretizzano in disegni, video, ricami per capelli, lavori performativi e di installazione, che esplorano le interrelazioni tra il nostro stato d’essere e il progresso della tecnologia.
Al centro di questi progetti ci sono saggi video e testi che intrecciano finzione e fatti, realtà e fantasia.
Con un focus sulla storia della scienza medica, i suoi lavori mettono in discussione il discorso biomedico dominante e contemplano l’impatto della tecnologia sul passato, presente e futuro.
Per Venezia Angela propone un atto di levitazione che funge da metafora presente come costante nei suoi lavori.
L’artista assume le sembianze di un alter ego immaginario per esplorare la miriade di valenze culturali e politiche del sorgere nell’aria.