- Sede: Arsenale
- Commissario: Ministero della Cultura del Lussemburgo
- Curatore: LUCA Luxemburg Center for Architecure
- Espositori: Studio SNCDA et al. (Sara Noel Costa De Araujo, Koenraad Dedobbeleer, Ester Goris, Arnaud Hendrickx)
Il Padiglione
Allestito per la seconda volta alle Sale d’Armi dell’Arsenale, il Padiglione Lussemburgo ospita fino al 21 novembre 2021 una mostra intitolata “Homes for Luxembourg” oltre a un programma di residenze e una serie di eventi organizzati a Lussemburgo e Venezia.
Gli organizzatori sono partiti da una considerazione di carattere molto attuale.
La prima pandemia dell’Antropocene non ha lasciato nulla di intentato.
Laddove decenni di promozione del concetto di sostenibilità hanno fallito, il virus che si è diffuso è riuscito in un batter d’occhio.
L’esperienza collettiva di essere catapultati in un modo di vivere entro un raggio limitato, contatti minimi e consumi ridotti ha provocato un drammatico sconvolgimento delle mentalità.
Ha posto i riflettori sul rapporto tra architettura e territorio, urbano e rurale, interno ed esterno, casa e lavoro/studio, ambiente costruito e natura.
In questo modo il padiglione nazionale del Lussemburgo alla diciassettesima biennale Architettura.
Si propone con una mostra che riflette sul tema proposto dal Direttore Sarkis – How will we live together? –
Il LUCA/ Luxembourg Centre for Architecture ha invitato l’architetto Sara Noel Costa De Araujo (studio SNDCA) a esplorare il concetto di abitare modulare.
Lo Studio SNDCA ha risposto sovrapponendo l’approccio curatoriale alla progettazione vera e propria di unità abitative modulari e mobili da collocare in cluster sui numerosi terreni edificabili liberi in Lussemburgo.
Gli analisti ritengono che la struttura della proprietà fondiaria sia cruciale per questa crisi.
Sono circa 2800 gli ettari liberi disponibili nel “perimetro” del terreno edificabile1, una cifra che è rimasta stabile per decenni
Questo progetto speculativo può quindi essere letto come un tentativo impegnato di abbinare la mostra internazionale con le preoccupazioni interne sulla crisi abitativa.
Il padiglione, inoltre, ospita spazi di lavoro per i partecipanti al primo programma di residenza curatoriale del Lussemburgo alla Biennale di Venezia.