VENEZIA, 20.05 - 26.11 2023

BIENNALE ARCHITETTURA 2023

18. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA

Climate Wunderkammer

Eventi collateriali 18. Mostra Internazionale di Architettura

 

Organizzazione

  • RWTH Aachen University

Sede

  • IUAV Palazzo Badoer piano terra – Calle de la Laca, San Polo 2468

Curatore

  • Christa Reicher e Ceren Sezer (RWTH), Eugenio Morello (PoliMi) e Francesco Musco (Iuav)

Partecipanti

  • Andy van den Dobbelsteen, Carlo Federico dall’Omo, Israa Mahmoud, Bige Tuncer, Cem Ataman, Chrisna du Plessis, Jan Hugo, Daniele Santucci, Liane Thuvander, Monica Billger, Vittore Negretto, International Union of Architects, Mohamed Assem Hanafy, Maram Tawil

Durata

  • 18.05 – 26.11.2023

Gli Eventi Collaterali, ammessi dalla Curatrice e riconosciuti tali dalla Biennale che concede il proprio logo, sono promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro e organizzati in numerose sedi della città di Venezia.

Essi propongono un’ampia offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza l’esposizione internazionale.

Climate Wunderkammer. Evento collaterale a Palazzo Badoer per tutta la durata della Biennale Architettura 2023

Climate Wunderkammer – RWTH Aquisgrana – Biennale Architettura 2023 – IUAV – Palazzo Badoer – San Giovanni Evangelista

 

Climate Wunderkammer - RWTH Aquisgrana - Biennale Architettura 2023 - IUAV - Palazzo Badoer - San Giovanni Evangelista

 

L’Università tedesca RWTH di Aachen/ Aquisgrana partecipa 18^ edizione della Mostra internazionale di Architettura di Venezia presentando Climate Wunderkammer, evento collaterale della Biennale.

La mostra è ospitata nei locali dell’Università di Architettura di Venezia IUAV al piano terra di Palazzo Badoer.

Sede adiacente la storica scuola grande di San Giovanni Evangelista.

L’installazione “Climate Wunderkammer” si propone di immergere il visitatore nell’esperienza multisensoriale dell’impatto del cambiamento climatico, condividendo al contempo soluzioni pratiche per affrontarlo e adattarsi ad esso.

È esposta una raccolta di narrazioni del pianeta attraverso disegni, video e registrazioni vocali.

Una Wunderkammer di messaggi in bottiglia da aprire e scoprire.

Ogni storia che descrive la minaccia e l’impatto del cambiamento climatico propone risposte provvisorie per adattarsi o affrontare la nuova condizione, per ispirare i luoghi che stanno vivendo o che in futuro subiranno tendenze climatiche simili.

Per gli organizzatori il clima non ha confini ed è ormai opinione comune che nessuno possa risolvere questo problema globale da solo o su scala locale.

L’archivio di narrazioni di Climate Wunderkammer genererà il seme per la creazione di una piattaforma globale per la condivisione delle conoscenze e l’apprendimento reciproco. Soprattutto però per imparare dai luoghi più fragili che subiscono l’impatto del cambiamento climatico.

Oltre a un’installazione, la Climate Wunderkammer propone le “Tavole rotonde sul clima” e la conferenza “Atlante della speranza” durante il tempo della Biennale.

Le tavole rotonde sono dialoghi ibridi condotti dalle istituzioni coinvolte, in cui i vari partecipanti condividono e riflettono su narrazioni e pratiche di risposta, adattamento e trasformazione.

La conferenza offre una piattaforma per la condivisione delle conoscenze tra gli accademici, i professionisti e gli studenti invitati provenienti da tutto il mondo. Tutto ciò per collaborare per sviluppare narrazioni di speranza attraverso l’ideazione di possibili azioni e soluzioni.

 

Sarà aperta al pubblico da sabato 20 maggio a domenica 26 novembre 2023, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera la 18. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo The Laboratory of the Future a cura di Lesley Lokko, organizzata dalla Biennale di Venezia.
Lesley Lokko nel 2020 ha fondato ad Accra, in Ghana, l'African Futures Institute, scuola di specializzazione in architettura e piattaforma di eventi pubblici. Nel 2015 aveva fondato la Graduate School of Architecture a Johannesburg. Ha insegnato negli Stati Uniti, in Europa, in Australia e in Africa. Ha ricevuto numerosi premi per il suo contributo all’insegnamento dell’architettura.

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