Tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento i privati, collezionisti o mecenati, importanti figure di riferimento per gli artisti e i mercanti, diventarono promotori delle belle arti
Palazzo Cucchiari di Carrara ospita la mostra BELLE ÉPOQUE. I pittori italiani della vita moderna. Da Lega e Fattori a Boldini e De Nittis a Nomellini e Balla
La fondazione Giorgio Conti presenta nella sede di Palazzo Cucchiari a Carrara la mostra “Belle Époque. I pittori italiani della vita moderna. Da Lega e Fattori a Boldini e De Nittis a Nomellini e Balla a cura di Massimo Bertozzi.
Articolata in sette sezioni e un intermezzo, la mostra segue le tracce delle mutazioni della pittura dopo l’Unità, dal superamento delle scuole regionali alla ricomposizione di una impronta nazionale, per puntare dritto a una cultura artistica adatta ai tempi moderni della “Nuova Italia”.
È in questo contesto che il mondo imprenditoriale, l’alta finanza e l’intraprendenza aristocratica, e non più solo le accademie e le altre istituzioni pubbliche, diventano promotori delle belle arti e, come collezionisti o mecenati, importanti figure di riferimento per gli artisti e i mercanti.
Mentre si assiste al tramonto degli ideali del Risorgimento, a cui gli artisti avevano partecipato con coerenza e coraggio civile, e si manifesta l’involuzione conservatrice della classe politica nazionale, rinasce finalmente un’Arte italiana.
Quello della mostra è dunque un iter che dagli ultimi palpiti macchiaioli conduce all’effervescenze della scapigliatura fino agli esiti finali del divisionismo, cioè da Fattori, Lega, Boldini, De Nittis, Nomellini, Balla.
Senza contare che altri artisti presenti in mostra con le loro opere portano i nomi di Signorini, Spadini, Pellizza da Volpedo, Zandomeneghi e Corcos, e poi ancora Antonio Mancini, Tranquillo Cremona, Mosè Bianchi, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Gaetano Previati, e tanti altri.
In totale si tratta di una novantina di opere – tra dipinti su tela e su tavola, acquerelli, pastelli e sculture in bronzo e in gesso – che abbraccia un arco temporale che va dal 1864 fino al 1917.