Artista di origine Mongola ma formatosi in Italia, Bekhbaatar Enkthur, vincitore del Premio illy Present Future 2023 in Artissima, espone alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino fino al 5 gennaio 2025
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita la mostra BEKHBAATAR ENKTHUR. Hearsay, fino al 5 gennaio 2025
Dal 1995 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo sostiene i giovani artisti italiani e stranieri, con una particolare attenzione alla committenza e produzione di nuove opere, e promuove l’arte contemporanea con l’obiettivo di avvicinare ad essa un pubblico sempre più ampio.
Il 31 ottobre 2024, come tradizione della Fondazione, vengono inaugurate contemporaneamente, negli spazi della sede di Torino, tre mostre, Silent Studio, la mostra personale di Mark Manders; Your Mouth Comes Second di Stefanie Heinze; Hearsay di Bekhbaatar Enkhtur.
Bekhbaatar Enkthur è stato vincitore del Premio illy Present Future 2023, e in occasione dell’iniziativa sostenuta da Illycaffè ad Artissima 2024, in programma dal primo al 3 novembre, la Fondazione presenta la sua mostra personale Hearsay.
Nato nel 1994 a Ulaanbaatar, Mongolia Bekhbaatar Enkhtur vive e lavora a Torino, ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna ed è stato artista in residenza, tra gli altri, al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, alla Manifattura Tabacchi di Firenze e a Dolomiti Contemporanee (Borca di Cadore, Bl).
Bekhbaatar conduce la sua ricerca artistica attorno all’idea di cambiamento, come dato intrinseco di tutte le cose, mirando a fare emergere le qualità̀ essenziali dei materiali utilizzati, organici e inorganici, donando loro una parvenza di vita.
In una danza aggraziata tra il mondo della realtà̀ e quello dell’immaginazione, gli spettatori hanno l’opportunità̀ di assistere alla continua esplorazione di Enkhtur dell’intersezione tra tradizione e innovazione, attraverso un approccio che sfida i confini della rappresentazione artistica e che trascende la mera osservazione».
La mostra alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta una nuova serie di opere di Enkhtur che indagano il potenziale simbolico e metonimico degli animali e degli esseri umani per esplorare il rapporto tra rappresentazione visiva e linguistica.