Aurelio Amendola, ovvero l’arte che fotografa l’arte e la fotografia che diventa arte
AURELIO AMENDOLA. VISTI DA VICINO
Il Museo Casa Rusca di Locarno fino al 19 settembre ospita la mostra Visti da Vicino di Aurelio Amendola.
Riconosciuto come uno dei più eleganti e prolifici fotografi contemporanei, Aurelio Amendola (Pistoia 1938) è un autore di fama mondiale, la cui fotografia non si riduce a semplice riproduzione, ma è simile alla pratica scultorea, alla sua armonia plastica: è volume e sensualità.
Una mostra antologica che permette di entrare dal vivo in contatto con l’arte di Amendola.
Nel corso della sua lunga carriera, il suo obiettivo ha ritratto i più importanti esponenti della storia dell’arte.
Egli è sublime testimone dell’antico nei suoi scatti dedicati a Michelangelo e a Canova, Bernini, Jacopo della Quercia, Donatello e Giovanni Pisano e alle sculture di cui sapeva quasi far rivivere la profonda anima espressiva.
Ma è stato anche straordinario interprete del contemporaneo con i suoi ritratti di Burri, de Chirico, Warhol, Manzù, Vedova, Ceroli, Lichtenstein, Kounellis e molti altri.
Amendola è stato capace di dialogare con lo spirito degli artisti, restituendone stile e intensità entrando nei loro ’atelier’, luogo privato e inaccessibile, dove l’artista prefigura il suo lavoro in un contesto che ne rispecchia le personalità e l’estro, dove l’opera d’arte viene concepita, realizzata e infine contemplata, ma anche spazio di vita e di autorappresentazione dell’artista stesso.
Aurelio Amendola, ovvero l’arte che fotografa l’arte e la fotografia che diventa arte.
La sua fotografia infatti non si riduce a mera riproduzione, ma è simile alla pratica scultorea, un atto poetico, allo stesso tempo materiale e spirituale, meditativo e seduttivo.
La mostra vuole rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita alla rappresentazione del mondo dell’arte.
Attraverso una selezione di 79 fotografie, il visitatore avrà l’occasione di apprezzare una tra le più interessanti e significative testimonianze fotografiche mai realizzate sui lavori dei maggiori talenti artistici italiani e internazionali, immortalati con un click della sua inseparabile Hasselblad, sempre rigorosamente in analogico.