Aurelio Amendola in mostra a Pistoia: quando la fotografia non è solo oggetto estetico ma un atto poetico
AURELIO AMENDOLA | Un’antologia. Michelangelo, Burri, Warhol e gli altri
Fondazione Pistoia Musei è il sistema museale promosso da Fondazione Caript e gestito dalla sua società strumentale Pistoia Eventi Culturali.
Nata sotto la Direzione Scientifica di Philip Rylands (Direttore Emerito Collezione Peggy Guggenheim, Venezia), Fondazione Pistoia Musei ha l’obiettivo di raccontare la città dalle sue origini fino alle vicende artistiche del Novecento, con un programma espositivo internazionale, di ampio respiro e con un’attenzione particolare all’arte moderna e contemporanea.
Dispone di quattro prestigiose sedi nel centro storico di Pistoia: Palazzo de’ Rossi, Palazzo Buontalenti, Antico Palazzo dei Vescovi e San Salvatore.
Dall’8 febbraio in due sedi, Palazzo Buontalenti e antico Palazzo dei Vescovi, viene proposta una antologica in omaggio di uno dei più eleganti e prolifici fotografi contemporanei, Aurelio Amendola (Pistoia 1938).
Aurelio Amendola è un autore di fama mondiale, la cui fotografia non si riduce a semplice riproduzione, ma è simile alla pratica scultorea, alla sua armonia plastica: è volume e sensualità.
Una mostra antologica che permette di entrare dal vivo in contatto con l’arte di Amendola.
Egli fu interprete per eccellenza dell’opera di Michelangelo, sublime testimone dell’antico nei suoi scatti dedicati a Canova, Bernini, Jacopo della Quercia, Donatello e Giovanni Pisano, e del contemporaneo con i suoi ritratti di Burri, de Chirico, Warhol, Manzù, Vedova, Ceroli, Lichtenstein, Kounellis e molti altri, Amendola è stato capace di dialogare con lo spirito degli artisti, restituendone stile e intensità.
La mostra AURELIO AMENDOLA | Un’antologia. Michelangelo, Burri, Warhol e gli altri presenta trecento scatti di forte intensità e grazia che testimoniano il percorso professionale di oltre sessant’anni di attività
Si tratta della prima esposizione che raccoglie quasi l’intera produzione del celebre fotografo, per permettere al pubblico di comprenderne la coerenza figurativa, il legame con la tradizione classica, con la storia dell’arte e la fotografia, con i grandi maestri contemporanei.